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Cara Varese

LA NOSTRA INSICUREZZA

PIERFAUSTO VEDANI - 10/12/2011

 

Ogni anno Il Sole 24 Ore prima di Natale stila, sulla base di accurati controlli di dati ufficiali, la classifica della vivibilità delle province italiane. Bologna e Alto Adige da tempo si contendono lo scudetto e da tempo la nostra cara Varese non affiora più, almeno nelle vicinanze dei quartieri alti della classifica nazionale, pur presentando alcune situazioni abbastanza soddisfacenti.

Come è già accaduto in passato, quest’anno pure in tema di sicurezza della popolazione il nostro territorio non ha brillato e solamente grazie al Sole 24 Ore abbiamo potuto sapere che i nostri quieti luoghi sono il paese del Bengodi di ladri e scippatori, mentre non mancano i rapinatori che visitano quantità di supermercati, uffici postali, banche, vecchiette e benzinai dove però i bottini sono sempre più magri per l’uso ampio di bancomat da parte degli automobilisti.

Alcune notizie precise sulla “Varese nera” per la verità arrivano anche dall’apertura dell’anno giudiziario: durante la cerimonia infatti si viene a sapere qualcosa di più preciso sul numero di reati commessi a danno dei cittadini.

In sostanza si può tranquillamente affermare che la sicurezza dei varesini è una chimera, come nel resto dell’Italia. Se le forze dell’ordine disponessero di uomini e mezzi in misura decente certamente i bilanci annuali sarebbero meno angoscianti, ma mancherebbe comunque di piena efficacia l’azione di prevenzione e repressione dei reati a causa di leggi fatte nel segno della imperante cultura della redenzione anche di criminali incalliti o di autori di delitti efferati. Cultura che purtroppo a volte ha avuto addirittura magistrati come interpreti d’avanguardia.

Una informazione, mirata e ripetuta nel tempo, sulla marea di furti nelle case o delle auto dovrebbe indurre i cittadini a una maggiore attenzione, ma se si viene a sapere solo dal parroco che l’intero quartiere è stato preso di mira dai ladri non si può parlare di città organizzata, sicura e tranquilla.

Se poi si snobba l’onda di incendi, saccheggi e danneggiamenti che dal Sud della provincia sta risalendo verso le nostre zone allora dovremo mettere al passivo del nostro bilancio di cittadini per bene anche la presenza, a volte feroce, della malavita organizzata. Ma vedrete che le istituzioni si affretteranno a sostenere che il nostro territorio può vantare una apprezzabile sicurezza.

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