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Lettere

UNO SPONSOR PER IL CAMPO DEI FIORI

- 11/01/2014

La prima botta al cuore me la dà stamattina RMFonline.

Ogni sabato arriva puntuale, e la prima apertura mi offre la fotografia del “Gigante addormentato” che io inquadro tutti i giorni avendo la fortuna di abitare in viale Aguggiari. Lo scritto a firma Flavio Vanetti è perfetto in tutto quello che esprime partendo dalla nascita per volontà della Società Grandi Alberghi, e con il racconto del degrado di lungo periodo che lo ha portato a fare da supporto alle antenne radiotelevisive che sembrano spilloni piantati in testa per ucciderlo.

Alcuni anni fa, tra le tante pensate  era girata l’idea di recuperarlo per farne una scuola di Polizia. Era una speranza, ma tutto è tramontato e continua il degrado.

Non con l’intenzione di ficcare il naso negli affari altrui, ma da vecchio varesino amante della sua terra e dei suoi simboli, da anni mi chiedo: perché mai la famiglia Castiglioni lo ha acquistato, per poi lasciarlo andare in malora a quel modo? Non mi riesce di immaginare che cosa possa avere ispirato tale scelta, ma era da sperare che almeno la concessione all’installazione delle antenne potesse dare un “ritorno” economico bastante per le manutenzioni conservative. E invece è stato lasciato andare all’inesorabile degrado di cui sta soffrendo, e fa la fine del Castello di Belforte.

Con la grande differenza che il Grand Hotel è piazzato là in alto sotto Punta Paradiso alla vista di tutti, a gridare vendetta. Non hanno mai pensato di regalarlo al Comune o alla Regione come è stato di Villa Mylius?

Nei miei limiti di varesino arrabbiato e offeso, chiedo se i pubblici amministratori non possono fare nulla di fronte all’incuria grave del patrimonio varesino di cui sono istituzionalmente i custodi.

Funicolare al Grand Hotel, messi insieme e funzionanti, potrebbero diventare la migliore presentazione e attrattiva  di Varese e del suo turismo. Tradotta in soldi, sarebbe un’occasione unica per attrarre quei turisti che una volta affollavano gli alberghi del Varesotto a vantaggio di tutte le attività commerciali.

Oltre al Comune ci sono  anche la Provincia e la Regione che dovrebbero farsene carico, e intervenire d’autorità contro questo scempio.

Riprendo la mia vecchia idea, che qualche illuminato sciovinista troverà peregrina: con un bando internazionale si potrebbe trovare uno sponsor che sotto attenti controlli (stile e materiali) riattasse e conservasse le due entità, Funicolare e Grand Hotel, lasciandogli la gestione e gli utili derivanti. Ma sarebbe l’unico modo per trovare altrove, “pecunia non olet”, quei quattrini che qui da noi non ci sono o che nessuno vuol tirare fuori.

Varese avrebbe ancora il suo magnifico poster appeso nel cielo, con tutto il Campo dei Fiori e i suoi accessori a fare da attrattiva e presentazione alla nostra Città e a tutta la Lombardia.

Antonio Golzi

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