Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Cara Varese

I NOSTRI DUE FONZIE

PIERFAUSTO VEDANI - 28/02/2014

Dopo il discorso in Senato, al quale è seguito il voto di fiducia, l’intera flotta dei mass media, sia pure con intensità diversa, ha ripreso il cannoneggiamento su Matteo Renzi, primo ministro anticonformista. Renzi si è presentato come uomo di parola dal momento che in tempi brevi è passato dall’annuncio al traguardo della rottamazione di una classe politica abbarbicata ai suoi privilegi.

La sparatoria contro Renzi si era iniziata da tempo, è diventata un uragano quando la minaccia della sua scalata stava diventando realtà. Ampio lo spettro delle denigrazioni, accettabili le critiche sulla sua competenza fondata essenzialmente su esperienze fatte come sindaco di una città, sia pure molto importante, come Firenze.

Mi aveva colpito, nella accesa competizione per un più efficace dileggio del secondo don Matteo nazionale, che l’avessero accostato a Fonzie, personaggio della serie televisiva Happy Days degli anni 70. Fonzie era un tantino stravagante e di poco spessore, ma tutto sommato positivo se raccordato al ruolo e ai tempi, che erano quelli della postrivoluzione sessantottina. Tempi in Italia interpretati con una serie di barbare uccisioni di matrice terroristica, la prima fu quella del commissario Calabresi.

Matteo il Rottamatore nei panni di Fonzie proprio non ci sta, inoltre da varesino rifacendomi all’esperienza del passato, posso ricordare i positivi risultati ottenuti da due giovani sindaci, presunti Fonzie di casa nostra, che insediati a sorpresa a Palazzo Estense hanno governato con efficacia e onestà.

Il primo Fonzie nostrano fu Pippo Gibilisco, avvocato, ciellino doc, che venne nominato primo cittadino avendo prevalso, come da tradizione, nelle file democristiane la componente di centrodestra.

Eravamo oltre la metà degli Anni 70, Mario Ossola, eccezionale sindaco, non condivideva le aperture, accettate, che venivano dal PCI ed era ritornato sui banchi come semplice consigliere.

Pippo lavorò bene, fece un secondo mandato, ma non partecipò alla grande corsa affaristica dei partiti della Prima Repubblica.

Con l’avvio dell’Era Lombarda ecco il secondo nostro Fonzie a guidare la città: Raimondo Fassa, pure avvocato, galantuomo e simpatico e come ì’altro giovane catapultato in un mondo sconosciuto. Oggi i due giovani sindaci sono ricordati con grande rispetto e simpatia. Erano dei Fonzie della politica, ma quando si hanno certi valori l’impresa può riuscire. Matteo il Rottamatore almeno ci prova innovando, cancellando i privilegi, tentando la svolta che i suoi predecessori hanno sempre annunciato e mai nemmeno tentato. Non sono un suo tifoso, come non lo ero di Gibilisco e di Fassa. Per i nostri due Fonzie oggi però come cittadino ho immensa riconoscenza e la grande stima di sempre.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login