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Chiesa

LA PROPOSTA SCONVOLGENTE

don ERNESTO MANDELLI - 18/04/2014

Caravaggio, Cena in Emmaus, National Gallery di Londra

Sulla umanità grava l’incubo della morte:
la vita frenetica cerca di allontanarne il pensiero;
sogni di grandezza ci illudono di esorcizzarla,
la vita di benessere ne accantona il ricordo;
la sua ombra accompagna i giorni dell’uomo.
 
Il domani non ha certezze,
gioia e felicità, parole e illusioni,
il tempo inesorabile tutto appiattisce.
Cosa attendere ancora,cosa aspettare?
Vecchiaia, invalidità, sofferenza, morte!
 
I discepoli vivevano nel terrore rinchiusi,
il Maestro abbandonato al suo destino:
fuggiti per mettersi in salvo,
le porte serrate per avere sicurezza,
nel loro cuore era calata la morte.
 
È successo in un istante:
una esperienza sconvolgente e certa:
Gesù appare loro risorto e vivo
Ha superato le barriere della morte.
È presente: lo possono vedere e toccare.
 
Avviene qualcosa di straordinario:
anche loro ritornano a vivere.
Una energia nuova e prorompente:
la forza di Dio, a cui nulla è impossibile,
era in loro: sono anch’essi risorti e vivi.
 
La speranza ritorna: svaniscono le paure,
i pericoli non li possono più fermare;
minacce, persecuzioni, carcere
affrontati con coraggio per il Maestro:
non hanno più paura della morte.
 
Ai due di Emmaus, che camminano tristi,
Gesù si fa vicino, compagno di strada,
riscalda il cuore spiegando le Scritture,
con lui come fratello è bello restare,
lo riconoscono nello spezzare del pane.
 
Anche a noi oggi la proposta sconvolgente:
è possibile incontrare Cristo vivo
nell’ascolto e contemplazione della sua parola,
nella Eucaristia che genera comunione fraterna,
nella ricerca e nell’abbraccio dei poveri.

Gesù è risorto:

anche noi lo possiamo incontrare.

 

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