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Sport

CORRERE FA BENE O MALE?

ENRICO ARCELLI - 25/04/2014

Sulle riviste scientifiche sono stati pubblicati così tanti articoli sui benefici della pratica della corsa e delle altre attività aerobiche che, ormai, non esistono più dubbi: la pressione del sangue e i grassi del sangue tendono a normalizzarsi; il rischio di incorrere nel diabete, in malattie del cuore e della circolazione si riduce; l’osteoporosi viene combattuta; si aggiungono anni alla vita e così via. Anche i quotidiani e i settimanali ne hanno già parlato molte volte. E, allora, a questo punto, l’unica notizia che si può pubblicare sulla corsa è che fa male.

È  successo poco tempo fa anche sul “Sole 24 Ore”. In un libro che avevo scritto sulla corsa 15 anni fa, avevo elencato le regole per scrivere un articolo contro la corsa e, al primo punto, avevo messo che si doveva citare la morte, avvenuta durante un allenamento, di Jim Fixx, definendolo l’inventore del jogging. Questo avviene puntualmente in quell’articolo. In realtà Fixx si era avvicinato al jogging solo nel 1968, quando milioni di americani già lo praticavano; in quel momento era obeso, fumatore di 40 sigarette quotidiane e alcolizzato. Nel 1977 scrisse un libro di grande successo, nel quale raccolse le opinioni sul jogging di un gran numero di studiosi e di personaggi vari. Da nessun punto di vista può essere considerato l’inventore del jogging. Se, poi, quel giornalista del “Sole 24 ore” avesse letto il libro di Kenneth Cooper (tradotto anche in italiano) sulla morte di Fixx, avvenuta a 52 anni nel 1984, avrebbe scoperto quali anomalie e difetti al cuore emersero dall’autopsia e quanti sintomi egli aveva trascurato.

La vera novità dell’articolo del “Sole 24 ore” è che viene citata la rivista dei medici del Missouri in cui si riportano i dati di uno studio secondo cui coloro che avevano corso nei precedenti 25 anni almeno una maratona annuale hanno più placche alle coronarie di chi è sedentario. L’articolo scientifico originale, però, fa affermazioni ben diverse da quelle del quotidiano italiano: esso specifica chiaramente che i possibili danni ci sono soltanto in chi corre da anni per competere nella maratona e che, invece, chi corre d’abitudine ha sicuramente dei benefici per la salute. Insomma: fare jogging (ossia correre soltanto per sentirsi bene) é sicuramente vantaggioso per la salute; fare running, cioè correre il più forte che si può per essere pronti a fare una maratona, invece, potrebbe comportare qualche rischio.

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