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Spettacoli

GRANDI ATTORI AL MOSE’

SERGIO REDAELLI - 26/06/2014

“Il mondo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione”. Partendo da un’amara riflessione di Paolo VI alla vigilia della beatificazione del 19 ottobre prossimo, nasce la quinta stagione del festival Tra Sacro e Sacro Monte sulla terrazza del Mosè che il regista e manager Andrea Chiodi, autentico genius loci varesino, guida verso mete sempre più ambiziose. Grandi autori classici (Manzoni, Dostoevskij, Eliot), brillanti drammaturghi moderni (Aldo Nove, Angela Demattè, Carlo Rifici, Giulia Calligaro), attori di fama internazionale (Giorgio Albertazzi per la prima volta e il gradito ritorno di Lucilla Morlacchi, Maddalena Crippa, Federica Fracassi con Laura Marinoni e altri) proiettano il Sacro Monte fra le realtà teatrali di livello nazionale.

Il grande Giorgio Albertazzi, contattato al festival calabrese della Magna Grecia, ha accolto con entusiasmo l’invito a inaugurare la rassegna il 3 luglio con I Cori daLa Roccadi Thomas S. Eliot e l’accompagnamento del gruppo da camera di Varese diretto da Gabriele Conti. È un testo inglese degli anni trenta dai riflessi attualissimi. Parla di disoccupati, lavoratori e operai in sciopero che cercano una risposta alla desolante realtà nella Chiesa, che sembra averli abbandonati. Grandi nomi del palcoscenico, chiamati a leggere testi del teatro sacro, analizzano il rapporto tra l’uomo e il mistero nella vita di tutti i giorni, a cominciare da Manzoni e Dostoevskij.

Vengono alla mente le frequentazioni varesine di don Lisander con l’amico Tosi e l’abate Gaetano Giudici a Viggiù e i misteri delle quindici cappelle dedicate alla Madonna, il frate cappuccino padre Aguggiari e il cardinale Federico Borromeo, immortalato nei Promessi Sposi. Il capolavoro della letteratura italiana dell’Ottocento è il testo ideale per indagare come il mistero entri nelle vicende umane: così i giovani attori della compagnia Proxima Res di Milano ripercorrono le pagine del romanzo dando vita ai caratteri di don Abbondio, l’Innominato, don Rodrigo, fra Cristoforo, Renzo e Lucia e inducono a riflettere sulla fede, l’amore, la giustizia, la redenzione.

 Lucilla Morlacchi, alla quinta partecipazione, confida a Chiodi che “il Sacro Monte è un luogo in cui la parola ha ancora un valore” e torna con un brano tratto da I Fratelli Karamazov, Il Grande Inquisitore, in cui il sacerdote domanda al messia di mettersi da parte per non turbare la modernità, auto-indulgente, devota alla nuova religione dell’illusoria felicità. Ma davvero si può fare a meno della fede? Il terzetto Crippa, Fracassi e Marinoni legge scenicamente i Diari di Etty Hillesum, scritti ad Auschwitz giorno per giorno tra il 1941 e il 1943 e Aldo Nove racconta il suo incontro con il fraticello d‘Assisi nei recuperati spazi del museo Pogliaghi. Giancarlo Ratti dà voce, infine, agli scritti di Paolo VI sul sequestro Moro nella basilica di San Vittore e Betty e Chicco Colombo si esibiscono per i bambini.

Si deve parlare anche di soldi. Il festival Tra Sacro e Sacro Monte costa 130mila euro coperti in buona parte dalla Fondazione Paolo VI, una cifra non indifferente per chi già si occupa della costosa manutenzione ordinaria e straordinaria della Via Sacra, anche perché non c’è biglietto d’ingresso. Il Comune, impegnato in dispendiosi progetti come il parcheggio alla Prima Cappella da tre milioni di euro (di cui copre il quaranta per cento) contribuisce al festival con settemila euro. “Facciamo i salti mortali per provvedere a tutto con il lascito di monsignor Pasquale Macchi – allarga le braccia il presidente della Fondazione Paolo VI, monsignor Gilberto Donnini – ma la stagione del teatro sacro trova il suo scenario ideale a S. Maria del Monte dove si fonde con la storia, l’arte, la bellezza e, naturalmente, con la fede. Noi ci crediamo”. Sono previsti laboratori per giovani attori e visite guidate ai musei Baroffio e Pogliaghi.

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IL PROGRAMMA 2014
(In caso di maltempo gli spettacoli si terranno all’interno del Santuario di Santa Maria del Monte; sempre in caso di tempo avverso l’appuntamento del 31 luglio sarà allestito al Teatro Gianni Santuccio di Varese, via Sacco 10, www.trasacroesacromonte.it)
 
Giovedì 3 luglio
CORI DA «LA ROCCA» di T.S. Eliot con Giorgio Albertazzi, con il Coro da Camera di Varese diretto da Gabriele Conti.
 
Martedì 8 e 29 luglio
NUVOLABALENA-COCCODRILLO, spettacolo per bambini di e con Chicco e Betty Colombo. Regia Paolo Colombo.
 
Giovedì 10 luglio
IL SUGO DELLA STORIA da I Promessi Sposi di A. Manzoni, in collaborazione con Proxima Res di Milano, con Caterina Carpio, Tindaro Granata, Mariangela Granelli, Emiliano Masala e Francesca Porrini. Lettura scenica con musica per banda di Daniele D’Angelo. Dirige Stefano Zanrosso.
 
Martedì 15 luglio
A.U.F., UNO SPETTACOLO DUOMO, con Carlo Pastori. Testo di Paolo Covassi, Luca Doninelli e Carlo Pastori; adattamento teatrale e regia Marta Martinelli.
 
Giovedì 17 luglio
IL GRANDE INQUISITORE da I Fratelli Karamazov di F. Dostoevskij, con Lucilla Morlacchi, elaborazioni musicali di Ferdinando Baroffio.
 
Giovedì 24 luglio
DEVE TRATTARSI DI AUTENTICO AMORE  PER LA VITA dai Diari di Etty Hillesum, con Maddalena Crippa, Federica Fracassi, Laura Marinoni, a cura di Massimo Luconi, musica originale per arpa e armonica di Gian Mario Conti, drammaturgia di Giulia Calligaro.
 
Venerdi 25 luglio
TUTTA LA LUCE DEL MONDO. Incontro con Aldo Nove sulla figura di San Francesco d’Assisi.
 
Giovedì 31 luglio
Lezione aperta ATTRAVERSO L’IMPREVISTO, seminario per attori a cura di Carmelo Rifici, Angela Dematté e Marta Ciàppina.
 
Dal 25 giugno al 25 settembre
ARRIVANO I MOSTRI, attività per bambini da 5 a 11 anni (www.museobaroffio.it).

 

 

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