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Attualità

UNA SCUOLA VICINA A NOI

MARGHERITA GIROMINI - 14/11/2014

Carnevale all’Anna Frank (da www.icvarese4afrank.gov.it/)

Carnevale all’Anna Frank (da www.icvarese4afrank.gov.it/)

In questo periodo si parla di buona scuola, anche grazie all’invito del MIUR che ha promosso su larga scala una consultazione sui temi caldi del sistema scolastico chiamando alla discussione coloro che con la scuola hanno un rapporto diretto: operatori, dirigenti, genitori, ragazzi, esperti nelle scienze dell’educazione e dell’istruzione, ma anche cittadini comuni, non direttamente coinvolti però attenti a ciò che succede in campo educativo.

Ma com’è una buona scuola in concreto? Ci sono a livello locale esperienze degne di essere definite “buone scuole”? Ognuno di noi ne avrà in mente una, sempre che l’immagine positiva che ne avevamo non sia già stata stravolta dal racconto di qualche inadempienza registrata al suo interno e trapelata all’esterno…

Potremmo parlare della scuola Anna Frank, una buona scuola che accoglie i ragazzi stranieri senza creare fratture nei programmi scolastici, e senza suscitare allarmismi nei genitori dei ragazzi italiani, un luogo dove le buone prassi sono quotidiane e così normali da passare inosservate. Questa scuola di Varese accoglie da anni ragazzi stranieri in una percentuale elevata: sono in parte ragazzi residenti nella zona tra Bizzozero, Giubiano e Bosto, e in parte figli di immigrati affluiti qui da altre zone della città perché “bene consigliati” da amici degli stessi gruppi nazionali i cui figli hanno frequentato e apprezzato questo istituto.

Ma chi e come si decide se una scuola è buona?

  • le famiglie, che “premiano” l’istituto continuando ad iscrivere i propri figli, annullando il preconcetto che le scuole di periferia siano meno valide sul piano culturale; perché una scuola con tanti studenti risulta essere viva rispetto al territorio che la circonda. Invece una scuola che perde iscritti ha, probabilmente, interrotto un rapporto proficuo con i propri utenti, reali e potenziali;
  • I ragazzi, non più “stranieri” ma di “altre nazionalità” (il burocratese li definisce anche “non italofoni”) che la frequentano e raggiungono risultati apprezzabili sul piano della socializzazione ma, soprattutto, su quello dell’istruzione (come vedremo tra qualche riga);
  • gli insegnanti, che si fidelizzano (altro brutto termine ma stavolta ci sta!) alla scuola dove si trovano a lavorare e continuano a rimanerci, anno dopo anno, pur potendosi avvicinare a casa propria, perché amano continuare a lavorare a progetti condivisi;
  • I volontari, ex insegnanti ed ex dirigenti scolastici, che da anni, per conto di associazioni di volontariato come Universauser o a titolo personale, si impegnano a fianco dei ragazzi di altre nazionalità, e li aiutano ad apprendere la nostra lingua, che si deve imparare ad usare anche per lo studio;
  • Il Comune di Varese e l’Ufficio Scolastico territoriale, che a questa scuola fanno riferimento perché promuova, coordini e gestisca le attività di prima accoglienza dei ragazzi neoimmigrati. Presso la scuola primaria di riferimento dell’istituto funzionano i corsi per insegnare le basi dell’italiano, necessarie per poter accedere alle scuole del territorio. Lo stesso Centro di accoglienza organizza anche la scuola delle mamme, con corsi specifici per le donne che, non lavorando, hanno meno occasioni dei mariti di apprendere la lingua del paese ospitante.

Infine, “last but not least”, gli esiti dei noti test nazionali dell’INVALSI, che hanno fatto registrare alla scuola Anna Frank risultati soddisfacenti sia per gli studenti italiani per gli “altri”. Un dato oggettivo, da non considerare mai come assoluto ma che, in ogni caso, sta a segnalare la direzione assunta da questa scuola verso il progressivo miglioramento delle prestazioni in campo educativo.

Qualche dato relativo alle prove INVALSI potrà illustrare meglio la posizione della scuola A. Frank nel panorama scolastico regionale e nazionale.

Queste le tabelle con i risultati.

Esiti delle prove di italiano degli studenti Scuola A. Frank Lombardia Nord Ovest del paese Italia
 italiani 70,4 66,6 67,6 62,6
stranieri 1° generazione 58,7 50,9 53,5 53,5
stranieri 2° generazione 65,2 56,1 57,4 58,7

 

 

Esiti delle prove di matematica degli studenti Scuola A. Frank Lombardia Nord Ovest del paese Italia
 italiani 64,2 63,3 62,4 57,9
stranieri 1° generazione 55,2 50,7 50,7 50,7
stranieri 2° generazione 62,4 55,2 55,2 54,3

 

 

 

 

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