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Noterelle

PAURA DELLA PAURA

EMILIO CORBETTA - 19/02/2015

pauraAccidenti alla scienza! Mi hanno tolto la paura della paura. Porco mondo! Anche la gioia della paura mi hanno tolto! Eh sì, la paura, importante sentimento istintivo, che ingenera prudenza e difesa dal pericolo, che fa aumentare la carica della adrenalina con un “clic” su un “interruttore” nel profondo del nostro cervello, viene cancellata.

Bella fregatura: io che vengo considerato coraggioso se con un atto di mia volontà vinco la paura, non potrò più gloriarmi di questo. Basta! Vengo trasformato in temerario, ossia in uno senza paura e rischio di passare da un disastro all’altro.

Sì, ma l’eccesso di paura crea le “fobie”, quindi se uso bene il sopraddetto “clic” del cervello, faccio guarire un sacco di persone che soffrono inutilmente. Bel vantaggio dominarla, ma anche svantaggio portarmela via, a ben pensarci.

Immaginate di incontrare un amico o un conoscente che ti dice: “Oh, ciao, salutami la tua signora!”. Non la tua “cara”, la tua “signora”. Vuol dire che da te trapela che tua moglie ti domina (statisticamente pare che sia così nella maggioranza dei casi), che di lei hai timore… hai paura. Ma vuoi mettere il “pathos”, il fascino di farle un dispetto, magari un’avventura con un’altra, se di lei hai paura? Senza paura non c’è più gusto… senza paura ti mancherà anche il senso di colpa… (anche questo sentimento è “gran intimo problema” studiato e speculato da migliaia di psicologi).

E la paura in politica? Come fanno senza più la paura i nostri populisti, che amano cavalcare appunto la tigre della paura, per promuovere la emozioni specialmente dei semplici e convincerli che loro sanno proteggere dai fantasmi incombenti sulla tranquillità della società.? Come fai senza la paura a sollevare timori contro l’euro? contro gli immigrati? contro i mangiatori di bambini? contro i comunisti?

A proposito dove sono i comunisti? Io conosco un mio nostalgico amico che dice di essere tale, ma temo che nemmeno lui ci creda più tanto nel suo profondo.

 Senza la paura come avrebbe fatto allora Bossi a scatenarsi contro i terroni e Roma ladrona? E adesso Salvini contro gli immigrati? E Grillo pauroso nei confronti anche di Napolitano? E Berlusconi infinitamente pauroso delle tasse, delle mani nelle tasche dei cittadini, e della famigerata “sinistra”? E Renzi contro le cariatidi da rottamare nel suo partito? E i nostri amministratori dei Comuni “gelati” contro la spending review, diventata ora un alibi utile? E in campo morale, come fai a fare il bravo senza la paura dell’Inferno?

Perché invece i miei scienziati non si danno da fare per cercare dentro i nostri cervelli dov’è il centro dell’amore e trovare anche lì l’interruttore per cui con un “clic” ci vogliamo tutti molto più bene e smettiamo di allegramente ammazzarci come stiamo facendo? E pensate che pace nelle assemblee dei condomini! E i sindacati non sarebbero più necessari. E nello sport? I ciclisti: “Prego, vai a vincere tu”. Nel calcio via l’arbitro. I tribunali chiusi? No. Verrebbe inventato il reato di troppo amore…

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