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Attualità

ARCISATE E LUINO NELLE NUOVE ROTTE

GIANFRANCO FABI - 31/07/2015

arcisarestabioQualcosa finalmente sembra muoversi sui cantieri dell’Arcisate-Stabio. Dopo quasi due anni di vicende incredibili è forse il caso di trattenere il fiato sperando con il nuovo appalto che tutto vada a buon fine. La strada resta comunque difficile; bisogna sperare che il passaggio da un’impresa all’altra non apra la strada a nuove contestazioni, soprattutto sulla valutazione delle opere già eseguite, valutazione a cui è legato anche il costo del completamento della linea.

La nuova linea che unirà Varese a Mendrisio sarà essenzialmente una linea destinata al trasporto passeggeri e collegherà l’area varesina, in particolare l’aeroporto della Malpensa, con le città collegate alla ferrovia del Gottardo. Da Varese sarà per esempio possibile andare a Como o a Lugano in poco più di quaranta minuti, a Zurigo in meno di tre ore dopo l’apertura, prevista tra meno di un anno, della nuova galleria di base del Gottardo.

Proprio per questo nuovo traforo, che sarà il tunnel ferroviario più lungo del mondo, la provincia di Varese avrà un ruolo di primo piano. É infatti previsto un notevole incremento del traffico merci sulla linea che da Bellinzona scende sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, passando da Luino e Laveno, per raggiungere i centri di smistamento di Busto Arsizio e Novara. L’interesse per il potenziamento di questa tratta è dimostrato peraltro dal fatto che alcuni lavori per l’ampliamento delle gallerie e la ristrutturazione dei binari saranno finanziati direttamente dalla Svizzera anche se realizzati in territorio italiano. Il tunnel del Gottardo costituirà quindi un collegamento fondamentale non solo, ovviamente, per i traffici di prossimità, ma anche nell’ambito delle grandi rotte del commercio mondiale.

L’obiettivo principale sarà quello di spostare le merci dalla strada alla rotaia, un obiettivo considerato essenziale soprattutto sul fronte elvetico. L’incremento del traffico merci dipenderà tuttavia dall’adeguamento dei collegamenti sia da parte italiana, sia da parte germanica. Anche la Svizzera tuttavia ha qualche problema. Il nuovo traforo del Monte Ceneri, essenziale per collegare con l’alta velocità anche Lugano, sarà pronto solo nel 2018 mentre sono ancora tutti da definire i progetti per il tratto tra la stessa Lugano e il confine italiano, tratto che ancora per lungo tempo quindi dovrà utilizzare l’attuale percorso.

Anche per questo l’Italia si muove con il rallentatore sull’adeguamento della linea tra Milano e Chiasso. Mentre la Svizzera sta tuttavia giocando molte carte per spostare il traffico merci dalla strada alla ferrovia sul fronte italiano gli investimenti per il trasporto merci su ferrovia continuano ad essere del tutto insufficienti. E peraltro non bisogna dimenticare che il futuro dei trasporti sarà condizionato anche dalle reti logistiche, in particolare quelle di supporto ai traffici navali, tra i diversi continenti. Un ruolo essenziale in questa prospettiva sarà svolto dai porti, una realtà che l’Italia non ha mai valorizzato con la necessaria convinzione.

Al momento attuale bisogna sottolineare il fatto che gli operatori commerciali continuano a dimostrare di voler girare al largo dai porti italiani, considerati piccoli e inefficienti, e di preferire i porti del Nord, in particolare quelli del sistema portuale di Amburgo, Anversa e Rotterdam. Ora i tre quarti delle navi portacontainer che attraversano il canale di Suez proseguono per lo stretto di Gibilterra e si dirigono ai porti del Nord Europa dato che l’allungamento dei tempi di percorrenza viene ampiamente compensato dalla maggiore rapidità delle operazioni di sbarco, di sdoganamento e di passaggio intermodale in particolare dalle navi alle ferrovie. All’interno del Mediterraneo i porti italiani continuano a perdere posizione: le crescite maggiori nei traffici le hanno fatte registrare negli ultimi anni il porto spagnolo di Algesiras, quello greco del Pireo, quello egiziano di Porto Said. Attualmente una quota significativa di container che dalla Cina o dall’India giungono in Italia passa paradossalmente dai porti del Nord Europa e non è improbabile che l’apertura della nuova linea del Gottardo potrà rendere ancora più concorrenziale questa rotta e se un container cinese attraverserà il Gottardo sarà molto più facile in direzione nord-sud, perché sarà sbarcato a Rotterdam e diretto a Milano. Al contrario di quanto vorrebbero la logica e la geografia.

Per Varese, la Lombardia e l’Italia appare quindi particolarmente importante realizzare una politica dei trasporti che sappia affrontare insieme i problemi locali e quelli globali. Il commercio internazionale continuerà ad essere in crescita così come è più che probabile che crescano le esigenze di movimento delle persone. In entrambi gli scacchieri Varese può e deve svolgere un ruolo per offrire anche nuove occasioni di crescita della struttura economica. Per questo Arcisate e Luino saranno snodi importanti della politica dei trasporti dei prossimi anni.

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