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Lettere

IN MARCIA PER LA PACE

- 18/09/2015

Devo riconoscere che contenere un dibattito importante come quello della Pace tra le diverse Comunità religiose, nella manifestazione LE PIAZZE DEL MONDO di domenica scorsa, in poco più di un’ora, non è stato certamente facile. Soprattutto quando poi ci sono persone che nel prendere la parola, abusano del tempo concesso, a discapito di quelli che non sono potuti internvenire. C’è una cosa che comunque anche in questo caso va sottolineata: c’è una fame di partecipazione, di voglia di far sentire la propria voce, che rimane repressa, soprattutto in questa era in chi la tecnologia ci fa illudere di partecipare ma solo in maniera virtuale.
Ma il dibattito di ieri è troppo importante per lasciarlo incompiuto. E la domanda che è rimasta sospesa è molto semplice anche se molto provocatoria: Le religioni, così come si sono formate nei secoli sono veicoli o ostacolo per la pace ? Se guardiamo al nostro recente passato anche in Europa, dobbiamo constatare che troppe volte gli stessi cristiani hanno prodotto, tanti e tali guerre, che oggi ci fanno semplicemente inorridire. Una attenuante forse ovviamente c’è che possa giustificare questi crimini umani: per duemila anni ci si diceva cristiani senza aver mai letto il Vangelo, da parte di tutti, Papi e preti compresi.
Sono tanti infatti i teologi che asseriscono che la stessa Seconda Guerra Mondiale, ha prodotto drammi orrendi anche a causa delle divisioni in Europa tra cattolici, protestanti, ortodossi. Oggi per fortuna non è più così. Dall’avvento di Papa Giovanni XXIII in poi si è aperto una stagione di pace e di condivisione, almeno sul piano formale, con diversi incontri ecumenici con tutte le religioni. Dico sul piano formale perché non siamo ancora approdati ad una Pace vera con gli altri. Per fare questo tutte le religioni devono saper accettare una cosa molto semplice, ma dirompente: Tutte le religioni, deve saper accettare l’affermazione che nessuna ha il primato della verità, che la verità è cammino, confronto, dialogo e che l’unica verità possibile è la ricerca.
Solo con questa affermazione possiamo credere che le differenze anche in campo religioso sono un dono di Dio, mentre le divisioni sono opera di Satana. Ma non facile accettare l’affermazione precedente, soprattutto da coloro che per secoli si sono cullati in quei dogmi di fede, che tante volte sono state la causa di profonde divisioni. Se quindi non si sposa la tesi che le differenze sono un dono di Dio, mentre le divisioni sono opera del diavolo, questo vuol, dire che abbiamo una Chiesa che vive in peccato mortale, un grave peccato mortale. E quando una Chiesa vive in peccato mortale, non può essere portatrice di pace, ma solo di divisioni. E sul piano dell’ecumenismo, noi Cattolici abbiamo ritardi secolari. Basti pensare che in Lombardia si sono partorite leggi che limitano le possibilità di culto delle altre religioni, anche all’interno della stesse religioni cristiane. Di fatto siamo governati qui in Lombardia da una coalizione di fondamentalisti, che non solo violano la nostra Costituzione, ma usano il crocifisso come se fosse un martello, come alcuni secoli or sono.
Per fortuna oggi sul soglio di Pietro, c’è un Papa che la stampa americana ha definito come l’uomo più pericoloso del mondo intero, che rischia apertamente di fare la fine di quell’ebreo, che incontrando sul suo cammino, il sinedrio, lo mise in croce. Speriamo solo che l’attuale sinedrio non gli faccia fare la stessa fine.
PS: Le religioni credono nella PACE ? c’è un modo per dimostrarlo. Domenica pomeriggio partendo dal piazzale della stazione di Varese è prevista una MARCIA PER LA PACE, promossa da tredici associazioni e comunità religiose, cattolici compresi. Sarà la cartina al tornasole per dimostrare la loro volontà di Pace.
EMILIO VANONI, Induno Olona

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