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Lettere

VIVA IL CIVISMO

- 05/12/2015

Queste primarie di coalizione mi hanno proprio scocciato. Andrò a votare per senso civico, e voterò per l’unico candidato “civico” in lizza. Che avrei preferito non si fosse impelagato in elezioni che non lo riguardano, e che avrebbero dovuto essere solo PRIMARIE del P.D. Penso (ma questa è solo un’opinione personale) che inconsapevolmente sia stato tirato in un gioco più grande di lui, e temo che i “professionisti della politica” alla fine possano fagocitarlo.
Auguriamoci che ciò non avvenga e che i Varesini capiscano e non cadano nel tranello. Come ben dice Mattia Colombo “si parla tanto di civismo ma poi sono i partiti a dettare le regole del gioco”. Lo si vede da questa campagna elettorale, in cui le “vecchie volpi” martellano l’elettorato coi vecchi ma sempre efficaci strumenti di propaganda, di cui sono maestri, contattando il maggior numero possibile di persone e utilizzando tutti i mezzi di comunicazione di massa disponibili (anche affissioni stradali con gigantografie delle loro facce) e sparando ad ogni cantone vaghe promesse (che chissà se poi manterranno). L’importante è acchiappare il maggior numero di voti possibile, per poter perpetuare la loro presenza e continuare a comandare (anche stando all’opposizione).
Ai Cittadini si dovrebbe spiegare la differenza tra movimenti civici e partiti tradizionali, tra persone libere da ideologie e da interessi di parte e persone vincolate a logiche di partito e interessi non sempre confessabili. Ho sempre pensato che, eccetto pochissimi politici “illuminati”, la maggior parte dei politici “politicanti” abbiano nuociuto gravemente al paese, sia direttamente con l’azione sia indirettamente, anche dall’opposizione, con l’acquiescenza e il silenzio. In Lombardia e qui a Varese ne abbiamo avuto eclatanti esempi. Sono anche sempre stato dell’avviso che i politici eletti nelle Istituzioni, a qualsiasi livello, non dovrebbero fare più di 2 mandati, sia per lasciare spazio ai più giovani (ai quali possono fare da maestri) e favorire così il ricambio generazionale, sia sopratutto per evitare il perpetuarsi di quella “gerontocrazia” politicante che pur di non mollare ha bloccato il paese in un immobilismo soffocante con i risultati che tutti constatiamo.
Inutile dire che per queste motivazioni e per la stima personale che ho di lui, conoscendone la preparazione e le capacità, voterò con convinzione il Candidato Civico Daniele Zanzi.

 

 

Giovanni Dotti

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