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Opinioni

ARCISATE-STABIO, FERROVIA DELL’EFFICIENZA

ARTURO BORTOLUZZI - 15/01/2016

arcisate-stabioAncora sul tema dell’efficienza. Di recente ho partecipato a una riunione convocata dalla Associazione Alta Capacità Gottardo. Alla stessa hanno presenziato anche esponenti delle Ferrovie italiane e svizzere nonché molti altri rappresentanti di istituzioni e anche il presidente della Provincia di Varese.

Attraverso la riunione si voleva che i partecipanti discutessero della ferrovia così detta Arcisate-Stabio e della prossima conferenza che la associazione convocante intende realizzare prossimamente su questa importante tratta ferroviaria.

In seguito a ciò, ho scritto al presidente della Provincia per chiedergli di essere operativo e di convocare una riunione con i rappresentanti del Dipartimento del Territorio ticinese perché si possano realizzare le giuste iniziative per fare di questa ferrovia un’infrastruttura capace di risolvere molti problemi di trasporto delle persone che lavorano che studiano e anche per dare una dimensione più europeista all’area varesina. Ho ricordato al presidente come nel corso della riunione avessi richiesto al rappresentante ticinese della Associazione Alta Capacità Gottardo di promuovere nei confronti delle autorità politiche del Cantone Ticino l’approvazione di un Decreto con simili contenuti a quello che in Italia è il così detto Decreto Ronchi (Decreto interministeriale Mobilità sostenibile nelle aree urbane del 27/03/1998).

Mia intenzione era quella – ed è sempre la stessa – di trovare ogni strada perché sia reso meno oneroso di ora, e dal punto di vista economico e dal punto di vista ambientale, il percorso degli operai transfrontalieri verso il luogo di lavoro, dall’Italia al Cantone Ticino. Desidero, in particolar modo, che venga utilizzata la nuova ferrovia e, quindi, che siano messi in opera in Italia come in Svizzera tutti quei congegni e tutte quelle iniziative che possano invogliare l’uso della strada ferrata.

 Essendo quello di ridurre il traffico auto veicolare – e quindi quello di abbattere l’inquinamento dell’aria – uno degli scopi della Provincia, gli ho chiesto di organizzare, cortesemente, una riunione operativa tra la Provincia di Varese e il Dipartimento del Territorio del Cantone Ticino. Il medesimo, gli ho specificato, potrebbe essere di grande aiuto, dato che, come è possibile leggere sul suo sito Internet, elevato è l’interesse del Dipartimento ticinese ad affrontare la questione inquinamento atmosferico.

Lo stesso viene secondo me perseguito in una maniera adeguata: con l’agire non in proprio, ma insieme alle imprese private. Solo un’azione pubblico-privata ritengo possa ottenere risultati significativi. Questa è infatti la ratio del Decreto Ronchi che ho proposto e con questo spirito ho partecipato alle attività svolte dall’Associazione Varese Europea e dal Comune di Varese generosamente finanziate dalla Fondazione Cariplo e ancora non concluse. Iniziative (quelle della applicazione del Decreto Ronchi e quindi degli spostamenti casa-lavoro) che il presidente potrebbe riprendere chiamando all’opera la stessa Associazione Varese Europea.

Questa dell’indizione di un prossimo incontro con il il Dipartimento del territorio ticinese che abbia come oggetto le iniziative congiunte che possano essere assunte per una miglior praticabilità della ferrovia Arcisate-Stabio (realizzazione dei parcheggi per automobili private, car pooling e auto condivisa verso la stazione ferroviaria, trasporto aziendale dalla ferrovia al luogo di lavoro, costi del parcheggio e del biglietto ferroviario…) ritengo possa essere una mossa importante e che possa essere attuata in brevissimo tempo.

Conto, quindi, che il presidente della Provincia voglia esaudire la mia richiesta: di poter realizzare al più presto un incontro con la parte ticinese.

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