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Opinioni

LA LISTA CIVICA CHE VI PROPONGO

DAVIDE GALIMBERTI - 29/01/2016

GalimbertiLe primarie del 13 dicembre scorso sono state un successo. Lo sono state organizzativamente e di questo dobbiamo dare merito a tutti i volontari che per tutto il giorno si sono sacrificati con serietà e dedizione, dando prova che momenti decisionali e partecipativi sono possibili e si possono fare con ordine e trasparenza. Alle primarie hanno partecipato sia il tradizionale popolo del centrosinistra sia una fetta importante della società civile. Mi riferisco in particolare a quei mondi culturali, sociali ed economici anche molto diversi tra loro (donne e uomini, studenti, impiegati, lavoratori autonomi e dipendenti, imprenditori, professionisti e docenti) che oggi sono fortemente delusi per l’assenza di risultati dopo un’amministrazione durata 23 anni.

Moltissime persone, a prescindere dalle appartenenze politiche, questa volta hanno scommesso sulla proposta di coalizione di centrosinistra che sono orgoglioso di rappresentare e si sono sentite in qualche modo coinvolte nella possibilità di costruire una città migliore. La partecipazione convinta di migliaia di cittadini che hanno perso qualche minuto del proprio tempo libero, versato due euro per decidere chi deve essere il candidato sindaco della città, rappresenta una novità che non può essere trascurata e mi carica di una grande responsabilità che sono pronto a svolgere al meglio nell’interesse di tutti.

Mi sono preso queste settimane per cercare di leggere ed interpretare quello che è accaduto con le primarie, pianificare i prossimi cinque mesi che ci separano dalle elezione del nuovo sindaco di Varese, parlare ancora con le persone – e sono state davvero tante ancora – e pensare alla Varese che voglio costruire nei prossimi dieci anni. Voglio infatti lanciare un progetto amministrativo che si occupi nell’immediato delle esigenze impellenti, ma con uno sguardo al domani ed ai prossimi dieci anni. Un progetto capace di andare al di là di quanto già proposto da me durante la campagna elettorale per le primarie e in grado di raccogliere tutti gli ulteriori stimoli e visioni che ancora e forse di più stanno maturando in città proprio sulla spinta del grande lavoro che io e gli altri candidati abbiamo fatto in questi ultimi mesi.

Per essere conseguente e rispettare l’indicazione emersa dalla partecipazione delle primarie, come era già previsto negli accordi tra tutti coloro che le hanno organizzate, voglio provare a costruire, accanto alle liste che naturalmente già mi sosterranno, una lista civica vicina alle mie idee con il preciso compito di allargare la coalizione coinvolgendo persone e ceti diversi sulla base di un progetto amministrativo per la città e che abbia al centro dell’iniziativa amministrativa la certezza del “Fare” e l’eliminazione dal vocabolario dei prossimi dieci anni di slogan demagogici e populisti che fanno solo male alla città ed ai propri cittadini. Voglio costruire una lista civica che guardi al futuro con uno sguardo su cosa è stata Varese nel passato ovvero una città conosciuta in tutto il mondo per la laboriosità e creatività dei suoi cittadini, per lo sport, la bellezza, l’ambiente… mentre negli ultimi anni siamo stati ricordati e riconosciuti non per il nostro “produrre” e “saper fare” ma solo per essere la città della Lega, la culla ancestrale di ogni sogno leghista.

Io voglio che rinasca l’orgoglio di essere varesini. Per questo voglio costruire una lista civica in grado di attrarre persone che non si riconoscano nei partiti tradizionali, ma che abbiano voglia di impegnarsi a costruire la Varese del domani. In queste settimane ho ricevuto numerosissime richieste di incontri e di partecipazione e in molti mi hanno manifestato il desiderio di “metterci la faccia”. Diversi cittadini (donne, giovani, uomini e meno giovani), infatti, si dichiarano disponibili a contribuire attivamente alla prossima campagna elettorale.

C’è una aspettativa e una credibilità nel progetto che abbiamo costruito negli ultimi mesi che ha risvegliato in parte l’anima più attenta della nostra città. Arrivo a dire che si percepisce una nuova ambizione: ritornare ad essere grandi.

Voglio quindi interpretare questi sentimenti di cambiamento e partecipazione costruendo una lista civica che sia espressione proprio di quei cittadini insoddisfatti di come la città è stata amministrata in questi anni che, a prescindere dalle opinioni e credo politico di ciascuno, si uniscano attorno ad un progetto amministrativo per il rilancio di Varese capace di farle riacquistare quelle posizioni che merita nel panorama culturale, sociale ed economico. Una lista civica che sia espressioni delle reali esigenze dei cittadini, delle imprese, delle associazioni culturali, del volontariato e dei quartieri nonché di quella sana concretezza di cui i varesini sono portatori. Una lista civica di persone rappresentative di cosa è oggi Varese con il supporto di persone particolarmente radicate nei quartieri.

Arrivo a dire che in questa lista occorra la presenza anche di quelle persone che oggi non credono alla politica, ma che hanno il senso della città, della cosa comune. In questa lista devono presentarsi tutti coloro che pensano a torto o a ragione che i problemi esistono e che le soluzioni non sono di destra o di sinistra, ma sono, appunto le soluzioni ad un bisogno. Io voglio dare cittadinanza a tutti coloro che la pensano così.

Insomma voglio provare a costruire una lista civica, da affiancare a quelle che già naturalmente mi sosterranno, che sappia raccogliere le figure e le forze migliori, a prescindere dalla notorietà mediatica, persone che hanno maturato esperienze diverse nei vari settori della società per metterle a servizio della città esattamente con lo stesso spirito con cui io mi sono presentato agli elettori. Un gruppo di persone con una spiccata capacità di dialogare con tutti con a cuore il bene della comunità e la convinzione che il supporto dei privati e dei vari soggetti che operano nel terzo settore sia un valore aggiunto nonché un elemento chiave per migliorare i servizi comunali e la città.

Per riuscire in questo ambizioso intento chiedo a tutti coloro che credono in Varese di partecipare attivamente aprendo nella propria vita una breve parentesi per dedicare un po’ di tempo e soprattutto tante idee alla città. Dobbiamo uscire dalla critica spicciola e contribuire attivamente a costruire un progetto che abbia come obiettivo la Varese che nei prossimi anni deve attestarsi tra le prime città del Paese per qualità della vita, benessere, qualità ambientali e dei servizi.

Chiedo a tutte queste persone ché già magari operano nel mondo sociale, culturale, del volontariato, sportivo di mettere a disposizione della città le proprie qualità e sensibilità per garantire a Varese un futuro ed un orizzonte diverso dal grigiore a cui ci hanno abituato gli attuali amministratori.

Con questa lista voglio rappresentare la società civile e le loro istanze per questo chiedo ai varesini interessati di non esitare a contattarmi. Nei prossimi giorni lancerò una campagna innovativa per raccogliere le adesioni al progetto a cui tutti potranno partecipare.

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