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Opinioni

MALDESTRA IMPASSE

VINCENZO CIARAFFA - 05/02/2016

Sarà Marsico il candidato sindaco del centrodestra?

Sarà Marsico il candidato sindaco del centrodestra?

Quando entrarono nella Seconda Guerra Mondiale gli Stati Uniti lo fecero con tutto il peso della loro ineguagliabile potenza economica, industriale e militare. Eppure, per sconfiggere Hitler e il Mikado, essi seppero (umilmente) condividere la conduzione della guerra con gli inglesi che erano ormai alle corde, con i francesi di De Gaulle che non contavano più niente sullo scacchiere militare, e con altre potenze minori che contavano ancora meno dei francesi. E nel 1943 accettarono, sebbene di controvoglia, perfino la “cobelligeranza” degli ex nemici italiani. Il risultato fu la schiacciante vittoria militare degli Alleati su tedeschi e giapponesi!

Ebbene, pare che questa lezione della storia non sia stata recepita dal centrodestra varesino: a pochi mesi dalle elezioni, infatti, all’interno di questa coalizione nessuno vuol cedere qualcosa all’altro pur di vincere la disfida elettorale. In aggiunta a ciò, per quanto riguarda la designazione del candidato sindaco, si continua a marciare in ordine sparso poiché Forza Italia non è coesa sulla candidatura di Luca Marsico, e la Lega Nord rivendica il “comando” di Palazzo Estense, sebbene non si sia ancora risoluta di decidere a chi eventualmente assegnarlo: a Malerba o a Matteo Bianchi?

In verità non siamo molto meravigliati da così tanta irresolutezza e, anzi, l’avevamo messo in conto tant’è che, su RMFonline del 27 novembre e dell’8 gennaio scorsi, avevamo consigliato ai diretti interessati di non comportarsi come i Curiazi, quando la candidatura di Malerba sembrava certa e quella di Marsico appena emergente. Ma, come quei cardinali che entrano in un conclave papi e poi ne escono ancora cardinali, Malerba è stato “bruciato” anzitempo. La sua designazione, infatti, non poggiava su di un patto interalleato e/o interno alla Lega, vista la folta rosa dei papabili leghisti. Nel frattempo, anche se non si è ancora capito con chi alla fine faranno squadra, i cosiddetti “Bavaresi” (un raggruppamento composto dai centristi della galassia di centrodestra) invocano addirittura le primarie, ben sapendo che nei partiti verticistici tal cosa sarebbe irrealizzabile, poiché le decisioni piovono dall’alto e non provengono dal basso.

Per quanto riguarda l’altra opzione del centrodestra, Luca Marsico, siamo più che mai persuasi che egli sia il candidato più spendibile, e sul perché di un tale convincimento ne abbiamo molto scritto lo scorso 8 gennaio. Nel frattempo, su proposta di Maroni e Fontana, nel centrodestra sta prendendo quota anche la designazione di Matteo Bianchi, sindaco di Morazzone e segretario provinciale del movimento leghista. Ovviamente neppure lui, per il fatto di non essere un varesino doc, è potuto sfuggire agli “impallinatori”. Se la memoria non ci inganna neppure Fontana lo era, ma non ci risulta che i varesini se ne siano mai lamentati.

Abbiamo conosciuto Bianchi per averlo intervistato nel 2009, appena qualche mese dopo essere diventato sindaco di Morazzone e ricordiamo che nella circostanza, nonostante la verve tipica della sua giovane età, ci sembrò subito una persona sensata, che esprimeva idee altrettanto sensate, condivisibili o meno, al contrario di molti leghisti di allora. Tuttavia, anche quella di Bianchi è una figura troppo “caratterizzata” per poter calamitare il voto della borghesia varesina. Difatti, se il centrodestra esprimesse questa candidatura, tale scelta farebbe dirottare sul “moderato” Galimberti una valanga di voti, in aggiunta a quelli che gli proverranno dalle giravolte grillino-padane di Matteo Renzi sull’Europa. Ecco perché riteniamo che la figura più spendibile del centrodestra varesino dovrebbe essere quella più soft, più rassicurante e perfino più istituzionale di Luca Marsico.

In aggiunta, la coordinatrice provinciale ed europarlamentare di Forza Italia, Lara Comi, proprio in questi giorni sta cercando di sbloccare la situazione lanciando una sorta di aut aut alla Lega, contestando a questo partito quel che ad esso sta più a cuore, la candidatura del sindaco: «Se in casa Lega c’è un confronto serrato, da quel che leggo dai giornali, tra il segretario cittadino Marco Pinti e quello provinciale Matteo Bianchi, a noi poco importa ma a questo punto riteniamo opportuno convocare urgentemente il tavolo della coalizione di centrodestra […] Noi oggi abbiamo un sindaco di Forza Italia a Busto, ma domani potrà essere che il sindaco di Varese vada a Forza Italia e quello di Busto alla Lega e viceversa. Il punto è: scegliamo il migliore, che appartenga ad un partito o che sia civico…».

E noi, da inguaribili romantici e anche un po’ingenui, pensavamo che la designazione del sindaco derivasse da convincimenti politici e da programmi condivisi, non da un’operazione di vertice o, peggio, da una roba da suk marocchino.

Non sappiamo che cosa dovrà aspettarsi il centrodestra varesino dal tavolo negoziale che vuole aprire Lara Comi, sappiamo però cosa potrà aspettarsi dal candidato del PD: i ringraziamenti.

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