Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Attualità

SACRO MONTE, LA VIABILITÀ POSSIBILE

MASSIMO LODI - 11/03/2016

La possibile “bretellina” lungo la via Monte Tre Croci al Sacro Monte

La possibile “bretellina” lungo la via Monte Tre Croci al Sacro Monte

Una settimana fa il sole dopo la neve, la montagna che diventa superattrattiva, i varesini e i non varesini che vi si dirigono entusiasti. Quasi tutti in auto, naturalmente. Dunque: le code, l’ingorgo, il respingimento della polizia municipale: non c’è più posto per parcheggiare. Già ce n’è poco di solito, figuriamoci con la carreggiata ristretta dall’incombere del manto bianco. Cronache di una normale débacle, arcinota, sperimentata, sofferta. Il beneamato Sacro Monte che da paradiso si fa inferno, nessuna novità.

Succederà ancora o esiste la speranza che non succeda più? Si può fare qualcosa o si seguiterà a non far nulla? Verranno recuperate confortanti esperienze del passato, si mirerà a un tot di concreto nel prossimo futuro o si rimarrà immobili nella paralisi che dura da anni? Risposte che sembrerebbero scontate, a giudicare dall’inerzia amministrativa. Eppure basterebbe poco a cambiare l’andazzo.

Per esempio (1). La scorsa estate la Chiesa pagò di tasca sua un mese di navetta domenicale zona dello stadio Ossola – piazzale Pogliaghi. Bus ogni mezz’ora, avanti-indietro per l’intera giornata festiva. Un successo, peraltro il medesimo arriso alla giunta Fassa, che ebbe la stessa idea, vent’anni orsono. Seguire l’insegnamento, ripescare l’antico, modificare in bene la contemporaneità? Assolutamente no. Meglio -alla faccia dell’anno dedicato al Giubileo- il caos, le emergenze, il ricaccio di pellegrini e turisti (anche di quelli che hanno prenotato il posto al ristorante, con beffa loro e danno degli esercenti, giustamente infuriati).

Per esempio (2). Esplorare la possibilità di realizzare un parcheggio parallelo al citato piazzale Pogliaghi, sul versante opposto, che guarda al Campo dei fiori. L’ipotesi: un maxiterrazzamento bene inserito ambientalmente in un’area di nessun pregio specifico, collegato al Pogliaghi da un passaggio-ponte sopra la via del Ceppo, numerosi posti auto disponibili. Costo basso, semplicità di realizzazione, modelli europei (Austria, Svizzera, Germania, Francia) da copiare. Se ne parla da un’eternità. Invano, purtroppo.

Nel frattempo, è stato deciso il posteggio-bunker alla Prima Cappella (dov’era semmai auspicabile il fattibilissimo ampliamento del piazzale Montanari), disagevole e dispendioso. A proposito, en passant: il cantiere apre o no? I sostenitori politici dell’opera intendono prendersi sino in fondo le loro responsabilità o lasciarle in eredità ai futuri eletti alle comunali? Ed è questo un modo coerente, a non dire di peggio, oppure no di procedere?

Per esempio e specialmente (3). Che delitto sarà mai immaginare, progettare, realizzare lo slargo e l’asfaltatura del tratto di strada che dal piazzale Pogliaghi, fiancheggiando le Pizzelle, conduce allo sbocco sulla via per il Campo dei fiori, nel curvone popolarmente chiamato delle ville? Si creerebbe un anello/bretellina di scorrimento che – magari attivato solo nei giorni festivi – eviterebbe la baraonda, l’inquinamento, le rabbie varie e giustificate di chi vuol godersi un luogo, un paesaggio, uno scenario meravigliosi e invece perde solo tempo, denaro, energia positiva. Ci sono ostacoli burocratici da superare? E su, un po’ di coraggio, d’anticonformismo, di vista lunga e li si supera. Il Sacro Monte bisogna farlo vivere, non costringerlo a morire.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login