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Lettere

VIALE BORRI, CHE FUTURO PER GLI ALBERI

- 22/03/2016

I cittadini che frequentano viale Borri a Varese avrebbero bisogno di ristoro da un inquinamento auto veicolare molto pesante . Gli abitanti della strada vicini al supermercato Esselunga potevano fregiarsi fino a cinque anni fa di alberature storiche, scomparse con un incerto perché e con una sostituzione oggi del tutto eventuale. Essendo rimasta tutta senza una conclusione la vicenda del crollo nel 2011 di cedri monumentali vincolati dalla Soprintendenza, che dimoravano nell’ex Parco Prevosti di Viale Borri a Varese, ho scritto al Sindaco per chiedere una cortese delucidazione su una vicenda che presenta per me molti lati oscuri.

Premesso che nel parco sopra citato, era stata costruita una abitazione privata di un piano di proprietà del signor Giovanni Prevosti, contornata da cedri centenari; che detta abitazione e il terreno pertinenziale erano state oggetto di due vendite successive, divenendo di proprietà dei fratelli Polita e di una loro società; che questi avevano   fatto edificare al posto della predetta abitazione, un grande condominio di più piani sempre contornato   dai cedri originari; che a causa di una bufera di vento detti alberi erano crollati in parte su strada, in parte contro il condominio e nella restante parte rimasti in piedi al loro posto. Tutto ciò premesso, in conseguenza del citato crollo, il Comune di Varese aveva costituito una Commissione, della quale facevano parte i rappresentanti di tutte le Associazioni ambientaliste presenti città con il Responsabile dell’ufficio alberi del Comune di Varese.

Questa commissione che aveva stabilito una proposta per un consesso politico mai precisato, aveva convenuto di far piantare una nuova tipologia di alberi al posto di quelli crollati. Aveva   individuato segni di un presunto non ossequio alla conservazione degli alberi crollati vincolati, e di ciò era stato redatto un verbale da parte del Comune di Varese e consegnato in bozza alle dette Associazioni ambientaliste   tra cui Amici della Terra Varese.

Pur avendo gli Amici della terra effettuato dei correttivi a questa bozza,   della stessa non si è saputo più niente. Nemmeno sono state piantate le alberature che si erano proposte. Abbiamo letto del fallimento della Società dei costruttori del condominio e della sua vendita giudiziale, ma di ciò non siamo stati mai ufficialmente informati.

Ho chiesto al Sindaco, sempre che gli sia noto, il nome del proprietario dello stesso e anche se vi siano dei patti speciali a corredo del contratto stesso a carico dell’acquirente e, in particolare, se vi sia un obbligo di costui di piantumare alberi ovvero se detto obbligo si sia estinto con il fallimento della società che ha costruito il condominio. Il Comune, mi chiedo, è riuscito ad obbligare i proprietari del condominio   di viale Borri a piantare alberi al posto di quelli caduti? Se non l’avesse fatto prima, potrà farlo ora?

Su viale Borri incombono dei Cedri (da quello che ho potuto vedere) ancora pericolanti. Il Comune farà nuovi controlli sulla stabilità degli alberi del condominio di cui scrivo?

Arturo Bortoluzzi

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