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Lettere

UNIONI E PENSIONI

- 14/05/2016

La data dell’11 maggio 2016 può essere considerata una grande occasione per combattere in parte la disoccupazione giovanile grazie alla legge sulle unioni civili che offre la possibilità di trasmettere al convivente superstite gli stessi diritti successori delle coppie eterosessuali.
La Camera dei Deputati ha votato la fiducia posta dal governo con 369 sì, 193 no e due astenuti.
Con la nuova legge la pensione di reversibilità e il Tfr maturato spettano al partner dell’unione.
Quindi nulla può impedire ad un vedovo/a senza alcun erede, di unire la propria esistenza ad un giovane disoccupato, dello stesso sesso, per attuare quella convivenza omosessuale cui la legge appena votata garantisce la pensione al superstite, oltre al vitto e all’alloggio, e senza neppure l’obbligo della fedeltà.
La stessa pensione legittima , per ora non è prevista, per i figli legittimi disoccupati.
Attualmente al coniuge superstite e senza figli spetta il 60% della pensione del coniuge defunto.
Forse fra i 369 che hanno votato la fiducia, c’era qualcuno che doveva sistemare l’amico/amica disoccupato/a.
Per ora non sono informato se alle numerosissime coppie di fatto, cioè uomo e donna che convivono senza vincolo matrimoniale, vengono concessi gli stessi diritti delle coppie omosessuali ed in particolare la pensione di reversibilità che potrebbe risolvere per tutta la vita problemi di giovani disoccupati civilmente uniti ad anziani vedovi senza eredi.
Il presidente dell’Inps ritiene sostenibile l’impatto di qualche centinaio di milioni per estendere la pensione di reversibilità alle coppie gay e conviene quindi affrettarsi ad approfittare di questa occasione prima che ci si accorga di una previsione sbagliata.

Domenico De Maria

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