Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Sport

VENTURA IN NAZIONALE

ETTORE PAGANI - 01/07/2016

VenturaVentura, dunque, dal granata torinese all’azzurro nazionale. Questa la scelta della Federazione in sostituzione di Conte. Scelta piuttosto a sorpresa visto che quello di Ventura non figurava tra i probabili candidati almeno così definiti dai media.

Un po’ strana, la cosa anche se critiche a favore non mancano. Anzitutto la disponibilità dell’interessato quanto a libertà di contratti e non certo disponibilità morale che, sicuramente, non poteva mancare. L’aspetto economico può essere venuto subito dopo in rapporto ad altre richieste meno consistenti.

Ma altre considerazioni meritano di essere tenute presenti per motivare la scelta. Per cominciare la serietà dell’individuo e, poi, per passare forse all’aspetto più importante di tutti il buon lavoro fatto da Ventura nel Torino e una carriera sotto il profilo tecnico più che lodevole.

Fermo restando che il Ct di una nazionale deve essere prima che allenatore selezionatore a Ventura non mancano certo nozioni dell’orizzonte del calcio italiano anche e, soprattutto, in fatto di valutazione dei giovani di cui è sempre stato buon maestro e valorizzatore sapendo individuare nelle formazioni delle società giovani di buone doti. È questo un fattore quasi indispensabile per la convocazione in una squadra nazionale che non può certo far conto sugli interpreti principali del nostro campionato tutti o quasi tutti, di nazionalità straniera.

A Ventura, dunque, non è mai mancato il “fiuto” opportuno per “chiamate” anche fuori dell’ordinario. E non è poco. Fin qui il selezionatore. Ma anche il giudizio su Ventura allenatore non può che essere positivo in quanto facente parte di quella schiera di tecnici di buon equilibrio magari non portati alle novità nei giochi e negli schemi ma sempre capaci di ottenere rendimenti positivi e validi nelle soluzioni da mettere in campo dotato di quei requisiti che alla domanda circa la difficoltà del mestiere dell’allenatore Nereo Rocco rispondeva con un “Prima di tutto non fare danni”.

Ventura non avrebbe adottato gli schemi di Sacchi (senza dimenticare le possibilità di quest’ultimo di disporre di super campioni) ma neppure mai stato sotto accusa per avere sbagliato impostazioni di partite. Un tecnico, Ventura, bene inseribile in quella schiera fatta non di inventori ma di buoni esecutori dei loro compiti. Ci si riferisce, per intenderci, ai Sannino, Mihajlovic, Donadoni, Reja, lo stesso Rocco ed altri, non inventori ma buoni utilizzatori delle capacità e qualità dei singoli della squadra.

Non inseriamo nell’elenco il nome più meritevole di citazione quello di Di Francesco che con il suo Sassuolo ha compiuto cose a dir poco prodigiose non sbagliando mai una misura al punto da imporre una valutazione da 10 e lode.

Ipotesi e fatti.

Spetteranno a Ventura le conferme o meno.

 

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login