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Opinioni

I DANÉE E LE IDEE

ROBERTO ROTONDO - 29/07/2016

Quale destino per Villa Mylius?

Quale destino per Villa Mylius?

Nel secondo consiglio comunale della sua era amministrativa, il sindaco Galimberti ha presentato le linee guida del proprio mandato. In quel documento, non banale, c’è scritto tutto quello che s’intende fare per la nostra città, nei prossimi cinque anni. Non è un libro dei sogni, o non solo, perché si tratta di una delibera amministrativa vera e propria. È un atto di governo. E se non venisse rispettato, tra cinque anni, sarebbe un venire meno non solo alle promesse ma anche agli atti ufficiali.

Tralasciando il contingente, può essere interessante fare un salto nel futuro prossimo. Nell’arco del mandato amministrativo la giunta di Varese ha scritto, nero su bianco, che dev’essere deciso il futuro dei seguenti edifici: il Castello di Belforte, l’ex Seminario di Masnago, il Cinema Politeama, il Cinema Vittoria, Ville Mylius, Toeplitz e Baragiola (che comunque corrisponde in gran parte con l’ex Seminario). Andranno ospitate, in essi, alcune nuove istituzioni, con le formule gestionali più opportune.

Galimberti, in particolare, ha pensato a un’Accademia del Paesaggio, un Istituto Superiore per le Musiche Contemporanee, un’Accademia per le espressioni artistiche e le grafiche digitali contemporanee, un Museo didattico della Scienza e della Tecnica, un Museo Storico e Didattico del Territorio Varesino.

La giunta, nel suo programma, non ha però svelato come saranno incasellate. Allora la prima domanda che sorge spontanea è: perché proprio queste e non altre? Che cos’hanno a che fare queste “accademie” con il nostro territorio? È la sfida del futuro, e nei prossimi mesi ne sapremo di più.

Ma prima di tutto andrà chiarito un punto: che cosa si intende fare di Villa Mylius? L’iter di questo progetto può essere davvero studiato come un caso particolare di bene privato donato a un comune, che però non sa bene che cosa farsene. È probabile che si arrivino a celebrare i dieci anni dalla donazione del parco pubblico di Villa Mylius ai varesini, senza che si sia trovata ancora una funzione a questa dimora storica. Oggi è semplicemente un giardino. La giunta Fontana voleva installarvi l’Accademia della musica e del gusto, ma la concessione in comodato ai gestori privati della Fondazione Marchesi ha sempre sollevato qualche perplessità, soprattutto perché a conti fatti i parenti di Marchesi ci mettevano davvero pochi soldi rispetto a Comune e Regione Lombardia. Ma non è l’unico problema. Il progetto, anche con quella infornata di soldi pubblici, ha sempre faticato a partire. Il caso Villa Mylius dovrebbe servire a riflettere: i danée contano, ma le idee di più.

 

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