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Ambiente

GAVIRATE: INQUINAMENTO DELL’ARIA

ARTURO BORTOLUZZI - 07/10/2016

Gavirate, Consiglio comunale

Gavirate, Consiglio comunale

C’è un inquinamento atmosferico che sentono i polmoni dei cittadini, che porta l’imbrattamento dei davanzali ma che non viene percepito dalle istituzioni e da chi per esse deve fare il monitoraggio scientifico. Mi sembra di essere uno spettatore del teatro dell’assurdo: uno spettatore di Aspettando Godot di Samuel Beckett.

Mi spiego: il significato principale di Aspettando Godot è quello appunto di aspettare invano, riponendo le proprie speranze in qualcosa che, alla fine dei giochi, non si presenterà. C’è un pizzico di sarcasmo e di cattiveria in chi si serve di questa espressione, soprattutto se utilizzata per indicare l’inutilità degli sforzi, anche immensi, che qualcuno sta facendo per arrivare al suo obiettivo.

A luglio dopo avere letto le lamentele degli organi di informazione del corpo sociale di Gavirate, ho chiesto e ho avuto subito un appuntamento con il sindaco di quella cittadina. Questi, il primo cittadino, durante l’incontro in cui volevo domandare interventi significativi perché fosse garantito il benessere della popolazione, ha proprio fiaccato le mie intenzioni ponendomi questa domanda: “Dottore cosa posso fare? Quando non ricevo alcun comando preciso, posso chiudere una realtà industriale rendendo difficoltoso il lavoro a decine di persone?”.

Non mi è restato che rispondere un “No signor Sindaco non può farlo. Deve pretendere le vengano forniti chiari elementi scientifici che possano consentirle di potere agire con le spalle coperte”. Ho quindi scritto ad Arpa chiedendo spiegazioni del suo operato. Il direttore generale di Arpa Varese, mi ha risposto di avere rispettato metodo e contenuti della dgr numero 3018 del 15 febbraio 2012 (Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle emissioni gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno) e ha di fatto sostenuto come l’inquinamento lamentato dal corpo sociale, secondo la mia interpretazione, non fosse esistente. In considerazione, invece, del fatto che l’inquinamento è invece percepito pure da cittadini che vivono nel comune di Bardello (che confina con nell’area industriale di Gavirate), ho preteso da parte del responsabile di Arpa Varese un appuntamento che mi ha dato prontamente e che si è tenuto all’inizio di settimana scorsa al quale ho presenziato con il vicepresidente di Amici della terra Varese, con i cittadini, referenti della raccolta di firme iniziata presso i comuni di Bardello e Gavirate.

Non ho mancato di fare presenti critiche per il comportamento tenuto da Arpa Varese. In primo luogo, ci siamo lamentati del fatto che le prime denunce su quanto avveniva attorno all’area industriale di Gavirate datano 2004. Addirittura c’è stata una raccolta di ben 60 firme due anni fa.

 Niente è stato fatto per migliorare una situazione di grave sofferenza del corpo sociale che non può essere identificato in maniera erronea in una famiglia, ma che ha raggiunto ora la quota di oltre 250 persone. È un problema quindi di grande rilevanza nei cittadini e che merita una attenzione politica assolutamente pregnante. Attenzione che in passato è incredibilmente mancata e che si sta affrontando con eccessiva lentezza. Prendere la decisione di applicare una normativa vigente non è questione che possa durare, come sta accadendo ora, da oltre un mese.

Ora il Comune di Gavirate ha allestito, finalmente, un tavolo di confronto tra comuni e Arpa per potere affrontare la problematica. Sulla composizione di coloro che vi siedono ho molti dubbi che ora vado ad esporre. Arpa, secondo me correttamente e quindi condivisibilmente intende venga applicata per affrontare la situazione in oggetto la citata dgr Lombardia del 15 febbraio”.

Altra mia critica è stato il mancato coinvolgimento del corpo sociale che si era lamentato per l’inquinamento. Ciò almeno si sarebbe dovuto realizzare, secondo il nostro modo di vedere, dalla istituzione del tavolo di confronto presso il Comune di Gavirate (settembre 2016). Ciò in ossequio proprio alla citata dgr 3018 che è conosciuta e cogente per Arpa come anche dal Comune di Gavirate.

Ritengo del tutto evidente per l’applicazione della stessa dgr e, quindi, per potere affrontare in maniera adeguata la situazione di inquinamento in corso, sia necessario che il tavolo istituito come sopra veda il coinvolgimento di tutte le Istituzioni che si occupano della pubblica salute (Arpa ma anche Ats Insubria), i Comuni coinvolti, la Provincia e il Corpo sociale interessato.

Si è evidenziato che la corretta applicazione della predetta dgr 3018 derivi l’attivazione di una indagine (da citare il precedente di Arpat Toscana per l’area urbana di Livorno) sociale realizzata con la partecipazione di cittadini volontari (che potrebbero essere secondo me nel caso che sto affrontando con questo scritto, i firmatari delle petizioni ai Sindaci di Gavirate e di Bardello).

La dgr Lombardia contiene già una scheda base che deve essere distribuita secondo me, al più presto avviando una indagine sociale per decisione congiunta di coloro che siedono al tavolo istituito dal comune di Gavirate. Le linee guida lombarde prevedono che si attivi un’indagine preliminare conoscitiva del fenomeno di disturbo ogni qualvolta ci siano ricorrenti e significative segnalazioni da parte della popolazione residente nel territorio circostante lo o gli insediamenti produttivi potenziali causa di odori. Dalla elaborazione delle segnalazioni, opportunamente integrate con i dati sugli insediamenti produttivi esistenti e su eventuali ulteriori verifiche territoriali disposte d’ufficio si potrà pervenire ad una identificazione e quantificazione delle fonti inquinanti, a base di ulteriori provvedimenti correttivi, in clima di trasparenza e condivisione. Ho quindi scritto al sindaco del comune di Gavirate facendogli una tripla proposta

Per potere essere completo questo tavolo deve comprendere come indicato nel vigente Testo Unico sulla materia ambientale (primi tre articoli subalterni compresi) i cittadini interessati tra cui le associazioni interessate a farne parte (come lo è Amici della Terra). Per una ragione di completezza è, infine, opportuno che all’azione di Arpa, ho scritto al sindaco, sia affiancata anche quella di Ast Insubria. Ciò a principiare dalla sessione del tavolo già convocata per la settimana prossima, senza quindi nessun indugio. Verranno raccolte delle firme a Gavirate e a Bardello per mettere su carta le problematiche sociali, nonché le richieste alle istituzioni per un loro pronto e risolutore intervento. Amici della Terra Varese, che rappresento, con i referenti delle raccolte di queste firme terranno il prossimo 14 ottobre una serata di denuncia (alle 20.30) nella sala consiliare del Comune di Gavirate.

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