Come legale rappresentante dell’Associazione Amici della Terra Varese ho inviato al Presidente della Provincia di Varese questa lettera:
“Egregio Presidente,
innanzitutto, protestiamo con veemenza perché troviamo davvero singolare il suo comportamento, come quello dei responsabili degli Uffici provinciali, che non comprendiamo come abbiano formulato gli inviti ai possibili interessati a questa valutazione di impatto ambientale.
Avevo protestato quando l’associazione che rappresento non era stata invitata per lettera alla riunione provinciale per quanto riguarda la valutazione ambientale strategica, al riguardo dello stralcio dal piano cave della cava ex coppa di Cantello. I tecnici regionali si erano allora scusati del palese errore. Contavamo che l’esclusione nostra non potesse più esserci. Chi invitare ad una valutazione ambientale per la formulazione di un parere, se non le associazioni ambientaliste iscritte nel registro delle associazioni di volontariato tenuto presso la stessa Provincia di Varese?
Spero che la dirigenza provinciale (come è stato scritto) non abbia a continuare a proferire l’adagio in base al quale “Amici della Terra non è un’associazione ambientalista di primaria importanza “. Già abbiamo fatto presente come Amici della Terra sia una delle poche associazioni ambientaliste italiane riconosciute dal Ministero dell’Ambiente. Amici della Terra Varese è stata costituita nel 1988 e si è sempre contraddistinta per quantità e qualità dell’attività svolta.
Non aver, pertanto, invitato Amici della Terra Varese ad occuparsi di una questione ambientale in provincia di Varese, è una azione molto censurabile e, quasi, inspiegabile.
Andava, comunque, tenuto conto del fatto che noi e i comitati dei cittadini di Gavirate e di Bardello avevamo denunciato l’inquinamento atmosferico che opprimeva gli abitanti dei comuni residenti accanto l’area industriale, con lettere ed anche con un convegno tenutosi a settembre presso la sala consiliare di Gavirate. A sostegno della propria posizione, i Comitati dei cittadini avevano raccolto più di 500 firme di protesta. Si erano proprio lamentati dell’inquinamento atmosferico insopportabile e avevano richiesto ai Sindaci dei Comuni di Gavirate e di Bardello provvedimenti risolutivi. La nostra voce è stata evidente presso gli organi di informazione di Varese per una pluralità di giorni. Abbiamo buona ragione di ritenere che dovesse pertanto trovare applicazione l’articolo 24 comma quattro, del Decreto legislativo 50 del 2016.
Nel merito: specifichiamo come noi non si voglia in nessun modo ostacolare una attività economica ma questa (la Ditta Civelli Costruzioni) non deve essere (come è per la sua posizione limitrofa alle case di civile abitazione nonché alle scuole) disturbante della vita e della salute umana.
Valutiamo le carte.
L’indice di impatto cumulativo complessivo supererà la soglia consentita di quasi il 50% Sono inoltre sopra soglia le emissioni di PM10, COV (composti organici volatili), NOx (ossido di azoto), SO2 (anidride solforosa), CO (monossido di carbonio), CO2 (anidride carbonica). Nella stessa relazione consegnata dai Privati le emissioni in atmosfera vengono definite “significative”.
Nulla viene detto in merito ai forti odori di catrame e plastica bruciata che i cittadini sono costretti a respirare quotidianamente di cui la Ditta Civelli Costruzioni è la maggior indiziata, in quanto si percepiscono nei periodi di accensione del camino, quando alte colonne di fumo pervadono l’aria.
La Ditta Civelli Costruzioni non è isolata ma si trova:
Per quanto riguarda il transito per e dalla Ditta Civelli Costruzioni, viene dichiarato che, a seguito dell’aumento della produzione e della quantità di rifiuti smaltiti, aumenteranno gli automezzi in transito sulle seguenti vie: lacuale da Cocquio Trevisago a Varese e le strade di Bardello e Besozzo.
In merito a questo punto, vanno fatte le seguenti osservazioni:
Tutto ciò premesso, l’associazione “Amici della terra” per le ragioni sopra dette, esprime la propria contrarietà ad un nuovo strumento per il trattamento dei rifiuti inerti.
Non solo non viene considerato il malessere e la preoccupazione sulla qualità dell’aria dei cittadini, ma la Ditta Civelli Costruzioni ha previsto una ristrutturazione dell’Impianto attualmente in essere finalizzato ad un aumento della produzione da 12.750 t/ annue a 20.000 t/annue e, dunque, la possibilità di smaltimento di una maggiore quantità di rifiuti inerti derivanti da demolizione e scarificazione di strade da 13.460 mc a 17.100 mc.
In merito all’impatto visivo, sulla relazione, si dichiara che il nuovo impianto, contrariamente dal precedente, si svilupperà in verticale e non in orizzontale, ma l’ingombro planimetrico sarà simile al precedente, non occupando maggiore superficie. Facciamo notare come, poi, il nuovo impianto sarebbe, comunque, impattante dal punto di vista paesaggistico.
Siamo convinti che, vista la conformazione del territorio (come sopra indicato) nonché le sue peculiarità e, quindi, la sua vocazione (principalmente turistica e comunque paesaggistica), siano prerogative che vadano esaltate. Non bisogna certo rinunciare alle realtà imprenditoriali, ma queste devono essere ordinate tanto da non creare (come attualmente) ostacolo al libero vivere dell’uomo, come neppure ad impattare il paesaggio. Questo, se di mirabile bellezza come a Gavirate e lungo il Lago di Varese, deve essere non solo conservato (o non distrutto con attività industriali improprie), ma valorizzato in funzione dei bisogni di coloro che lo abitano e che devono curarsi del suo poter essere trasmesso immacolato alle generazioni future.
Non ci spingiamo fino a considerare causa dell’inquinamento atmosferico dell’area di Gavirate e di Bardello la ditta Civelli costruzioni e lasciamo che le indagini che Arpa e che il Comune di Gavirate hanno deciso di intraprendere (nel pieno rispetto della Legge vigente in Regione), facciano il loro corso”.
Cordialità.
Il Presidente degli Amici della Terra, Arturo Bortoluzzi
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