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In Confidenza

PRATICHIAMO L’INTERCESSIONE

Don ERMINIO VILLA - 20/01/2017

intercessione“C’è una forma di preghiera che ci stimola particolarmente a spenderci per il Vangelo e ci motiva a cercare il bene degli altri: è l’intercessione” [Evangelii Gaudium, 281], che convoca volti e nomi davanti al Signore, e noi davanti alla loro carne.

“Intercedere” vuol dire letteralmente “mettersi in mezzo”, interporsi tra due persone, tra Dio e le creature, per riannodare i fili strappati delle relazioni, diventare vene che fanno circolare l’amore sulla terra.

C’è un eremo nell’Umbria francescana, dove le sorelle (che la fondatrice chiamava con infinita tenerezza le “Allodole”) intercedono per le persone che si affidano a loro, secondo una modalità particolare: pronunciano solo il loro nome.     E così accade che nella notte di Natale, in una liturgia di intercessione speciale, si accende sul monte una costellazione di nomi amati interminabile… Un intero mondo di dolori, di attese e di sorrisi sale fino all’eremo e la notte si illumina per questo atto di amore per delle creature e di fede nel Creatore, intrecciandoli insieme.

Una modalità di preghiera facile, leggera, spontanea, che sgorga dal cuore e dalla vita, e che forse potremmo tutti con semplicità ripetere e introdurre nelle nostre case e comunità.

“La contemplazione che lascia fuori gli altri è un inganno” [Evangelii Gaudium, 281]. Vita vera non c’è senza affetti.

La testimonianza di una di loro ne dà la conferma: “Superiore all’affetto non c’è nulla. Val più una goccia di affetto che un mare di spiritualità. Tutti abbiamo debiti d’amore e quelli dovranno passare sempre innanzi ai così detti interessi spirituali. Di un segno di affetto ha estremo bisogno l’animo umano. Si pensa a dare il pane. Sì. Ma chi domanda pane può non averne bisogno estremo; di questo pane ha invece bisogno ogni cuore stanco… E ogni cuore è stanco” (Sorella Maria, dell’eremo di Campello).

L’intercessione è uno dei modi con cui l’eremo evangelizza e le sorelle diventano buona notizia: la loro preghiera scorre tra terra e cielo, stringe il mondo con fili di comunione, lo fa poggiare sulla pietra angolare della fiducia e con la fonte amorosa del creato e del cuore.

Ecco perché dobbiamo imparare a intercedere e a ringraziare per le persone, che sono la cosa più bella del mondo.

“Quando si prega così, il cuore è diventato più generoso e lo sguardo puro, non più incredulo, negativo, senza speranza”. [Evangelii Gaudium, 282].

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