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Sport

SCI, CAMPIONI E SPERANZE

ETTORE PAGANI - 03/02/2017

Gustav Thoeni

Gustav Thoeni

Di tappa in tappa continua il bianco percorso della coppa del mondo. Bianco che più di così non si poteva sperare dopo gli indugi e le incertezze della coltre bianca a prendere consistenza per adeguarsi, poi, fin nell’eccesso.

Prove interessanti in ogni specialità e niente male anche per i “nostri azzurri” e le “nostre rosa” più che positivi gli uni e le altre sui traguardi. Buone prove e conformi alle aspettative, se del caso, anche al di sopra. Insomma un bilancio che merita voti favorevoli anche per essere, in più di un caso, appannaggio di giovani di belle speranze.

Rispetto al passato manca però il campione, mancano i Thoeni, i Gross, i Colò, i Tomba, le Seghi e le Compagnoni. E chi più ne ha più ne metta.

Capita, soprattutto, come si diceva, che i buoni propositi vengono dai giovani, comprensibile quindi l’alternanza ma tutt’altra cosa rispetto al passato.

Oggi c’è la speranza di luce, magari al di là del previsto. Allora la luce era costante. Un faro in ogni occasione. Si partiva favoriti e si vinceva e, al più, qualche battaglia si verificava in famiglia non certo a guastare la festa a livello nazionale, semmai tra valli e valligiani ma con il tricolore sempre ai vertici.

Oggi, invece, si diceva si hanno folgorazioni non sempre ripetute. Mancano i campioni, appunto, e le loro immancabili ripetute conferme. A parlar chiaro: ci mancano le vittorie. Con questo senza togliere una virgola ai meriti delle imprese dei giovani. Lasciando posto alle speranze.

 

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