Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Ambiente

DNA DEL CANE

ARTURO BORTOLUZZI - 10/02/2017

caneGuerra alle deiezioni canine sui marciapiedi grazie al test del Dna. Alcuni l’hanno definita una iniziativa esagerata. Altri, con epiteti più ingiuriosi. Secondo me, invece, è una trovata non solo intelligente ma necessaria. È l’iniziativa promossa dal Comune di Malnate (16mila abitanti in provincia di Varese) che sta elaborando un regolamento che darà otto mesi di tempo a tutti i proprietari per recarsi presso un veterinario: la schedatura del Dna del proprio cane avverrà con un prelievo salivare. A spiegarlo sono state le pagine locali del Corriere della Sera  “L’abbandono delle deiezioni è un abbandono di rifiuti” ricorda l’assessore all’Ambiente Giuseppe Riggi del comune di Malnate. La procedura prevede che l’operatore ecologico impegnato nella pulizia manuale, affiancato da un agente della Polizia locale per la notifica –  effettui il campionamento della deiezione abbandonata, e la invii al laboratorio incaricato per le analisi del Dna. Avuto l’esito del raffronto tra il Dna del campione e quelli contenuti nella banca dati, sarà possibile risalire all’animale e procedere a sanzionarne il proprietario incivile”.

Questa è una pratica in voga in Germania che ha avuto effetti e esiti significativi. Guardando in faccia la realtà non possiamo non notare che gli animali domestici sono esponenzialmente accresciuti. Il Comune non può ignorare questa realtà ma deve fare in modo che i cittadini proprietari di un animale non rechino disturbo a quelli che ne sono sprovvisti. Devono quindi essere sempre raccolte le deiezioni in ambito pubblico e quanto non lo siano ci deve essere uno strumento adeguato a rinvenire chi sia stato incivile multandolo appropriatamente. Un’iniziativa simile deve chiaramente avere a monte una catalogazione precisa degli animali presenti in città cui il proprietario di animali domestici deve assolutamente assoggettarsi. Il Comune dovrà anche fornire ai proprietari la indicazione delle aree cani disponibili nel proprio territorio e in quelli circostanti.

Ho chiesto all’assessore alla Tutela ambientale del comune di Varese di chiamare il sindaco del comune di Malnate e di poter così avere tutte le informazioni per poter estendere questa pratica entro il Comune capoluogo.

Resta comunque chiaro che ogni spesa del procedimento Dna e dell’implementazione della banca dati animali domestici in Comune deve essere a carico del proprietario degli animali.

Del resto non c’è nessuno che obblighi il proprietario a possedere un animale.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login