Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Incontri

“VOI, LA MIA CASA”

GUIDO BONOLDI - 31/03/2017

monza“Santità… Voglio dirle il grazie di tutto il popolo di Dio delle terre ambrosiane e lombarde per questa giornata che ha voluto passare con noi”.

Così al termine della messa celebrata nella solennità della Annunciazione al parco di Monza il cardinale Scola ha ringraziato Papa Francesco. In effetti due sono stati i protagonisti degli incontri succedutisi a ritmo battente nell’arco della intensa giornata, da un quartiere di periferia di Milano fino allo stadio di San Siro, passando per il duomo, il carcere di San Vittore ed il parco di Monza: il Santo Padre e il popolo di Dio. Ed è stato, quello del popolo di Dio, anche uno dei punti centrali della omelia, durante la quale papa Francesco ha commentato il brano del Vangelo di Luca che racconta l’incontro tra l’Angelo e Maria: “Ci fa bene ricordare che siamo membri del Popolo di Dio! Milanesi, sì, Ambrosiani, certo, ma parte del grande Popolo di Dio. Un popolo formato da mille volti, storie e provenienze, un popolo multiculturale e multietnico. Questa è una delle nostre ricchezze. È un popolo chiamato a ospitare le differenze, a integrarle con rispetto e creatività e a celebrare la novità che proviene dagli altri; è un popolo che non ha paura di abbracciare i confini, le frontiere; è un popolo che non ha paura di dare accoglienza a chi ne ha bisogno perché sa che lì è presente il suo Signore”.

Resi popolo proprio dal riconoscimento di questa presenza: “Dio stesso è Colui che prende l’iniziativa e sceglie di inserirsi, come ha fatto con Maria, nelle nostre case, nelle nostre lotte quotidiane, colme di ansie e insieme di desideri. Ed è proprio all’interno delle nostre città, delle nostre scuole e università, delle piazze e degli ospedali che si compie l’annuncio più bello che possiamo ascoltare: ‘Rallegrati, il Signore è con te!’. Una gioia che genera vita, che genera speranza, che si fa carne nel modo in cui guardiamo al domani, nell’atteggiamento con cui guardiamo gli altri. Una gioia che diventa solidarietà, ospitalità, misericordia verso tutti”.

La celebrazione della messa al parco di Monza, alla quale ho avuto la possibilità di partecipare, è stata proprio l’esperienza dell’incontro tra Gesù attraverso il suo vicario e il popolo di Dio che vive in terra lombarda. Al momento della comunione, guardando gli ombrelli bianchi, che spuntavano in ogni dove sulla grande spianata gremita di fedeli, segnalando la presenza di un sacerdote o di un ministro della Eucarestia, ho pensato: ma guarda Gesù, che si moltiplica per raggiungere più gente possibile e rendere attuale per ciascuno l’annuncio dell’Angelo a Maria “rallegrati, il Signore è con te”.

E non era solo la gente che voleva incontrare il Papa, ma era anche il Papa che voleva incontrare la gente. Tanti anni fa, in occasione di un pellegrinaggio a Roma per incontrare il Papa, entrando alle 6 di mattino in gruppo in uno dei bar situati nelle vicinanze di piazza San Pietro, un barista un po’ svogliato, ci aveva apostrofato così: “Ma che c’è venite a fa a Roma a vedè er Papa, non lo potete vedè en televisione?”. E io gli avevo risposto: “Ma è lui che vuole vedere noi”. Così è stato anche questa volta, tanto che la domenica 26 marzo papa Francesco ha detto dopo l’Angelus in Piazza San Pietro: “E a proposito di Milano vorrei ringraziare il cardinale arcivescovo e tutto il popolo milanese per la calorosa accoglienza di ieri. Veramente mi sono sentito a casa, e questo con tutti, credenti e non credenti. Vi ringrazio tanto, cari milanesi, e vi dirò una cosa: ho constatato che è vero quello si dice: “A Milan si riceve col còeur in man!”.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login