Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Il Mohicano

LA CAPRIOLA IN PIAZZA

ROCCO CORDI' - 14/04/2017

Il progetto della nuova piazza

Il progetto della nuova piazza

Il 21 dicembre 2013 adottando il PGT (vedi PIAZZA AD ALTO VOLUME), la maggioranza consiliare stabilisce, contro ogni ragionevole dubbio, di voler realizzare …il nuovo Teatro di Varese all’interno dell’area ex-caserma Garibaldi. Tale soluzione viene confermata sei mesi dopo, il 12 giugno 2014, con l’approvazione da parte del Consiglio della versione definitiva del PGT. La stessa maggioranza riesce a smentirsi a tempo di record confezionando nel luglio 2014, fuori dalle sedi consiliari, una proposta sostanzialmente diversa.

La nuova soluzione ridisegna l’assetto planivolumetrico dell’intero comparto di Piazza Repubblica con alcune significative novità: ricollocazione del teatro da costruire sull’area di quello esistente (dunque non più all’interno dell’area ex-caserma); demolizione dell’ex Collegio S. Ambrogio per far posto ad un corposo intervento edilizio residenziale/terziario; recupero e riuso dell’ex caserma finalizzato alla realizzazione di un Polo Culturale urbano, valorizzandone l’originaria configurazione architettonica; partecipazione dei “privati” nell’operazione relativa al comparto 2 (area teatro/ex-collegio S.Ambrogio/Via Ravasi).

Se consideriamo che la Commissione preposta e il Consiglio Comunale, per oltre un anno e fino a giugno 2014, hanno discusso e votato la soluzione richiamata all’inizio, è legittimo chiedersi in quale luogo e con quali protagonisti sia avvenuto il cambio di rotta. Che qualcuno abbia cominciato a predisporla mentre il Consiglio dibatteva d’altro lo rivela, involontariamente, l’Accordo di Programma di Piazza Repubblica sottoscritto da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Varese, Università degli studi dell’Insubria. In tale documento, infatti, si legge che “…nella riunione del 29/07/2014, il Comitato per l’Accordo di programma ha approvato all’unanimità la proposta comunale di assetto planivolumetrico”.

A distanza di 20 anni da quello sottoscritto dal Sindaco di allora, Raimondo Fassa, gli autori del nuovo AdP, non forniscono spiegazioni sulle evoluzioni e le involuzioni del periodo precedente. Tuttavia va sottolineato che, al di là del giudizio di merito sul nuovo AdP, in quei mesi si ha la sensazione che si stia aprendo uno scenario inedito in cui anche i tempi e le modalità del confronto cambiano di segno. Sarà la volontà dei quattro sottoscrittori, sarà che ormai si intravvede la campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio, sarà quel che sarà: le cose procedono con maggiore speditezza e vigore. Anche troppo.

Basti pensare che il Masterplan, lo strumento in cui si descrivono gli ambiti, si stabiliscono gli obiettivi, le regole e la fattibilità dell’intervento, viene “consegnato” ufficialmente il 10 dicembre 2014 e approvato fulmineamente dal Consiglio Comunale il 18 dicembre con voto quasi unanime (solo due i contrari). Tre giorni dopo, il 21 dicembre, viene siglato l’Accordo di programma (Adp). Il clima di “larghe intese” creatosi dovrebbe favorire un percorso senza più ostacoli. Ma così non sarà per la semplice ragione che nel dibattito svoltosi in Consiglio, sono stati trascurati, o persino ignorati, aspetti tutt’altro che insignificanti quali: la disponibilità effettiva delle risorse necessarie alla realizzazione del progetto complessivo e dunque la sua fattibilità, la destinazione d’uso della Caserma, il progetto culturale connesso al nuovo teatro. Ma prima di arrivare a comprendere gli “effetti collaterali” del Masterplan approvato bisognerà attendere il 2016.

Nel maggio 2015 viene lanciato un “Concorso internazionale di progettazione” distinto per i due comparti:

- sub ambito 1 – piazza della Repubblica ed ex Caserma

- sub ambito 2 – nuovo Teatro e Complesso di via Ravasi

I vincitori del Bando si conosceranno il 9 dicembre 2015. Ad aggiudicarsi i primi posti sono stati gli architetti Mauro Galantino di Milano per piazza Repubblica-ex Caserma e Fernando Pardo Calvo di Madrid per Teatro -via Ravasi. Il valore complessivo delle opere di interesse pubblico è stimato in 31,6 milioni (di cui 24,5 per la costruzione del teatro e 7,1 per piazza e caserma). Gli “impegni” assunti nell’AdP dai contraenti ammontano a 24,5 milioni (20 milioni la Regione, 3,5 il Comune, 1,0 la Provincia), per far quadrare i conti ne mancano dunque 7,1. Gli estensori del Masterplan, nel documento denominato “piano di fattibilità”, lo risolvono sostenendo che 3 milioni deriverebbero dall’impegno dei privati, mentre altri 4 dovrebbero confluire verso il teatro “da risorse generate dallo sviluppo immobiliare di via Ravasi”. Una formula alquanto ambigua e comunque astratta perché nessuno sa, considerata la crisi ormai decennale del settore, se il “privato” tanto auspicato esista davvero nella realtà. Quindi oltre sette milioni restano nell’incertezza più assoluta.

Una lettura più attenta dei documenti fa emergere altri ”dettagli” significativi:

  • per l’intervento sulla piazza, che rappresenta in ordine temporale il primo passo dell’intero progetto, l’AdP stanzia circa 2 milioni di euro, importo che consentirebbe di realizzare solo la fase iniziale della riqualificazione.
  • per la ristrutturazione della caserma sono stanziate risorse pari a circa 5 milioni di euro che finanziano solo la prima parte della ristrutturazione dell’intero edificio.

Le parti in corsivo sono tratte dai documenti ufficiali. Tradotto in altri termini tutto ciò significa che per portare a termine l’operazione è necessario ricorrere ad una “dotazione aggiuntiva di risorse” rispetto a quelle stanziate. Ma non è finita qui. Nel bando, al fine di proporre la migliore soluzione architettonica, le previsioni di spesa vengono ampliate notevolmente però non in modo esplicito, ma ricorrendo a valori parametrici che – in sede di dibattito politico – erano sfuggiti ai più. In sostanza veniva indicato il valore unitario (euro x mq) omettendo l’importo complessivo. L’esito del bando invece ripropone i valori in tutta la loro crudezza e corposità: per realizzare il progetto vincente del comparto 1 (Caserma+piazza) occorrono 14 milioni di euro, per il teatro invece la stima cresce fino a 31 milioni (28 pubblici e 3 dai privati). Cioè un costo complessivo di 45 milioni contro i 31,6 previsti inizialmente.

Siamo così giunti a fine 2015 e mancano circa sei mesi all’appuntamento elettorale. Meglio perciò non dare i numeri, avranno pensato in tanti. Meglio non sbilanciarsi troppo. Tanto chi vivrà, vedrà. Le conseguenze alla prossima puntata.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login