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Sport

VARESE KO IN CASA

ETTORE PAGANI - 14/04/2017

varesecalcioTutto è possibile. Nel calcio come in qualunque altro aspetto della vita sportiva e non ma che il Varese a Masnago non riesca più a portarsi a casa qualcosa che non sia una sconfitta sfiora se non supera l’impossibile.

Non c’è levatura tecnica che tenga: a Masnago in biancorosso si perde.

Stando così le cose non è improbabile che di qui in poi la società imponga ai suoi giocatori di indossare – prima di scendere in campo – maglie di colore diverso. Ma non è questo il punto che invece è quello di convincere le squadre avversarie a presentarsi in campo indossando i colori locali.

Entrando nell’aspetto tecnico della vicenda “sterilità casalinga” vien subito a galla l’accostamento tra il calo di rendimento della squadra con la crisi (o crisetta, come si preferisce) della società con riflessi  sul campo senza accantonare la norma che preferisce una buona armonia in famiglia rispetto alla cattiva con tanto di influssi sulla gestione generale.

Senza, dunque, trascurare tal filosofia resta il dubbio sul fatto che la crisi societaria sia stata così poderosa da influire sul rendimento della squadra sia in campo esterno che a Masnago ma, soprattutto, la subentrata carestia in quello di Masnago.

Del resto situazioni analoghe o peggiori si erano pur verificate anche in precedenza. Basti pensare al drammatico periodo di una autoretrocessione in assoluta buona fede autorizzata da Luigi Orrigoni seguendo orripilanti consigli frutto di totale incompetenza.

Brutta situazione quella rimasta impressa non solo nelle menti dei tifosi dei colori biancorossi ma anche nell’intera sportività cittadina brutta situazione che si riuscì, però, a superare con la volontà in campo.

Altrettanto potrebbe verificarsi ora in condizioni non certo peggiori. Ed è quello che attendono i tifosi locali.

Senza mire di presunzione. E tanto meno di miracoli.

Almeno il ricordo di quella risurrezione passata dovrebbe fare posto a qualche via di speranza; non autostrade ma percorribili sentieri certo lasciando da parte il memoriale glorioso periodo che, al momento, non trova sicuramente spazi.

Ricordi di squadre superbe come gioco e come storia ma che lasciavano Masnago con unico bottino i sacchi della piva sgonfi e stonati. A tutto si può rimediare purché si continui a voler bene ai nostri colori ed alla nostra tradizione.

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