Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Noterelle

CHISSÀ TURI?

EMILIO CORBETTA - 05/05/2017

turiMi aveva improvvisamente raggiunto in modo sorprendente al telefono, chiamando da New York, dove in quel momento stava vivendo. Lui è un vecchio compagno di scuola col quale avevo vissuto anni difficili, ma nel contempo pieni di speranze e desideri di vita, quindi anni in fase progressiva, ossia quelli delle medie e del liceo dove senti che stai evolvendo e cerchi, anche con momenti di angoscia e timore, di capire chi stai diventando. Avevamo quindi vissuto assieme gli anni dell’adolescenza ed il faticoso cammino verso la ricerca del significato del tuo esistere, esperienza comune a tutti i ragazzi che, come si suol dire, stanno maturando. Maturare …. Ma si arriva mai a questo traguardo? A me sembra un qualcosa che sempre sfugge. Credi di averlo ma invece non lo raggiungi mai; infatti stupidaggini ne fai sempre tante. Sto parlando per me ovviamente.

Gli eventi ci avevano poi diviso. Lui in giro per l’Italia prima e per il mondo poi, mentre io restavo abbarbicato come una cozza alla mia Varese. Lo pensavo con frequenza: chissà Turi? In effetti si chiama Salvatore, ma chi lo amava maternamente gli aveva deformato affettuosamente il nome in Turi.

Ora su “SKYPE” ogni tanto ci s’incontra, ci si vede, si parla, si ricorda, si confrontano le vite. La tecnologia dei nostri tempi ce lo permette ed è bene approfittarne ed usarla, possibilmente con buon senso.

Ma ci sono periodi in cui ci si perde per qualche tempo.

Ed allora? Nuovamente ricompare il pensiero: chissà Turi?

Ma in quell’interrogativo quanti contenuti! Non sono solo due paroline: ci sono le esperienze di vite intere, come detto, di eventi magari anche banali, passati via, che hanno lasciato nulla o magari invece segni profondi. E mi viene il dubbio che quel pronunciarle, quell’attimo di richiesta, sia molto di più di un semplice pensiero, sia una preghiera.

Esagerato, vien da dirmi. Come può essere così tanto? Quando pensiamo anche se brevemente, ma intensamente una persona, se la pensiamo con affetto, con amore, con nostalgia, immersi nel mistero della Vita, secondo me preghiamo. Magari una preghiera un pò laica, una preghiera povera, umile, ma sempre una preghiera.

Trasformare un ricordo in preghiera non è presuntuoso? Forse, ma per uno che di suo non sa pregare, può essere un modo molto difettoso, lo ammetto, ma modestamente valido per pregare. E cosi quando penso a tutte le persone che mi hanno toccato ed ancora mi toccano nella vita forse sto pregando e ringraziando Chi mi ha donato questa ineffabile esperienza.

Proviamo a stare un momento nel pragmatico, nel concreto. Immergiamoci nella geometria euclidea: che dimensione ha un punto? Nulla. Non è largo, non è alto, non è lungo, non è profondo. Lui c’è ma non ha dimensione. Quanti punti ci sono in un piccola retta di un centimetro? Non fare l’ignorante! La piccola retta di un centimetro non c’è: è un segmento. Va bene. Quanti sono i punti di un segmento? Una infinità! Allora, se in un segmento c’è così tanta roba, in un mio ricordo, anche se piccolo, piccolo, raccolto in due paroline ci può stare una preghiera? Difettosa quanto volete, ma secondo me può essere preghiera.

Stai dicendo un paradosso, mi si può obiettare. Non è preghiera perchè non c’è il pensiero a Dio. C’è, c’è, perchè quando penso al mio prossimo, il pensiero a Dio è implicito. Il mio ricordo è strettamente legato all’amore per il mio prossimo, quindi all’amore per Dio, quindi è preghiera! Oltre tutto talvolta il ricordo può diventare azione e quindi amore concreto.

Si, va bene tutto, ma gli atei? Mi viene un dubbio: nella loro razionalità, nel loro pragmatismo, pregano meglio e con più valore di me, sporco, irrazionale, infingardo bigotto che mi ritrovo ad essere! Molti atei lo sanno che pregano anche loro, altri fanno finta di non saperlo, altri invece non lo sanno e non vogliono saperlo, ma dentro, nel più di dentro di loro?

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login