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Ambiente

UNA MANO AGLI IMPIANTI SPORTIVI

ARTURO BORTOLUZZI - 09/06/2017

palazzetto

Il palazzetto dello sport di Varese

Disponiamo di impianti sportivi di proprietà comunale in precarie condizioni di manutenzione. Questo è stato un refrain dell’ultima campagna elettorale. Ebbene lo Stato ha dato una possibilità al Comune di poter intervenire.

Palestre, piscine, campi di calcio, tennis e pallacanestro, ma anche, ippodromi, bocciodromi, piste di pattinaggio e ciclabili: 200 milioni di euro in mutui sono disponibili per i progetti di costruzione e riqualificazione degli impianti di proprietà degli enti locali.

Prende il via anche quest’anno il bando «Sport missione Comune» finanziato dall’Istituto per il credito sportivo (Ics) che mira a edificare, ristrutturare, potenziare e modernizzare gli impianti di proprietà dei Comuni.

Un protocollo d’intesa firmato dal presidente dell’Anci, e dal Commissario straordinario dell’Ics, ha dato lo start all’iniziativa: la nuova edizione del bando, pur ripercorrendo il tracciato sperimentato lo scorso anno, che ha consentito la realizzazione di più di 301 progetti in 19 Regioni, aumenta le risorse, semplifica la presentazione delle domande e agevola, ancora di più, i progetti dei piccoli Comuni e delle Unioni di Comuni delle aree interne del Paese.

 Oltre a dare una particolare attenzione ai Comuni di minore dimensione o penalizzati dalla distanza dai centri urbani, l’iniziativa intende promuovere lo sport per superare i conflitti e la marginalità sociale.

Il presidente dell’Anci durante la presentazione del protocollo ha, infatti, sottolineato che «lo strumento finanziario sarà utile ai Comuni per offrire ai cittadini impianti sportivi nuovi, a norma e che siano aperti allo sport per tutti. La nostra idea, è quella di utilizzare e promuovere lo sport come antidoto alla violenza, all’ozio, alla marginalità sociale e alla devianza, e, per questo, abbiamo chiesto che il bando finanziasse non solo strutture, ma anche playground all’aperto, che possano servire ai Comuni per creare spazi di inclusione e socializzazione nei quartieri periferici».

I n questa nuova edizione sono stati stanziati 200 milioni divisi in due plafond. Con il primo, di 100 milioni, vengono offerti mutui a tasso zero per consentire, entro la fine del 2017, la definitiva realizzazione di progetti già in fase avanzata, per un massimo di 2 milioni concessi per ciascuna operazione. Il secondo, che mette a disposizione altri 100 milioni, verrà invece erogato agli enti locali e anche a privati nell’ambito di operazioni di partenariato pubblico-privato a tasso agevolato (per i Comuni, per esempio l’1% per un mutuo a tasso variabile della durata di 15 anni) per coprire le spese eccedenti i due milioni a tasso zero del plafond.

Proprio per aiutare gli enti più in difficoltà a reperire le risorse, il plafond a tasso zero è stato diviso in due parti uguali: 50 milioni dedicati esclusivamente ai piccoli Comuni e alle Unioni, e i restanti 50 per i progetti previsti in tutti gli altri Comuni.

I mutui avranno una durata massima di 15 anni: nel caso in cui i prestiti abbiano durate superiori e fino a un massimo di 30 anni il contributo concesso a totale abbattimento della quota interessi, sarà calcolato sulla durata massima di 15 anni e distribuito in quote di eguale importo su tutta la durata del piano d’ammortamento.

Al termine dell’iniziativa, l’eventuale quota non utilizzata del plafond 1 o 2, sarà destinata a soddisfare le eventuali richieste in eccedenza, rispetto alla dotazione originaria, a valere sull’altro plafond.

I progetti definitivi o esecutivi per i quali è possibile richiedere l’ammissione a contributo, devono essere relativi a: costruzione, ampliamento, attrezzatura, miglioramento, ristrutturazione, efficientamento energetico, completamento e messa a norma di impianti sportivi e/o strumentali all’attività sportiva, compresa l’acquisizione di aree e immobili destinati allo sport. I finanziamenti, oltre che per gli impianti sportivi anche scolastici, potranno essere destinati all’acquisto di attrezzature e alla realizzazione di piste ciclabili. I progetti devono essere muniti di parere favorevole rilasciato dal Coni: l’Ics consiglia agli enti di attivarsi il prima possibile per il rilascio all’indirizzo: http://cis.coni.it.

Ogni Comune potrà presentare più istanze ognuna relativa a un solo progetto o lotto funzionale, che godranno del totale abbattimento della quota interessi nel limite massimo complessivo di 2 milioni di mutui.

Le domande presentate dai Comuni capoluogo e dalle Unioni di Comuni usufruiranno del totale abbattimento della quota interessi nel limite massimo complessivo di 4 milioni di mutui. Le istanze saranno esaminate a sportello fino a esaurimento delle risorse stanziate.

Nel nuovo bando vengono anche semplificate le procedure per la presentazione delle domande. Dal 6 settembre al 28 ottobre 2017 l’ente richiedente dovrà utilizzare l’indirizzo pec: icsanci2017@legalmail.it. Entro 20 giorni dal 28 ottobre, l’esito delle domande sarà pubblicato sui siti web www.anci.it e www.creditosportivo.it.

Tutta la documentazione per presentare la domanda è nella pagina dedicata dall’Istituto per il credito sportivo al bando «Sport missione Comune».

Un progetto che vorrei venisse realizzato, riguarda gli impianti di riscaldamento degli edifici sportivi a Masnago che sono incredibilmente separati e di non certa particolare efficienza. Potrebbe essere questa, la volta buona perché si possa intervenire in tal senso. Ci eravamo rivolti anche all’energy manager del Comune di Varese, ma invano.

Chiaramente per raggiungere questa finalità, ho scritto al sindaco del comune di Varese, facendogli presente che l’associazione Amici della Terra Varese, che rappresento legalmente, si rende disponibile, nei limiti del suo risicato bilancio, a dare un contenuto ma appassionato aiuto.

Sarebbe una iniziativa conveniente da parte del Comune di Varese di convocare una apposita riunione a cui invitare l’associazione che rappresento nonché le associazioni sportive del territorio. In considerazione del fatto che questo bando ha una cadenza annuale è importante far nascere un dibattito dal quale possa scaturire la proposta di realizzare plurimi progetti.

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