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Cultura

IL SALOTTO DEI BIBLIOFILI

SERGIO REDAELLI - 15/09/2017

Roberto Canesi

Roberto Canesi

Pizze e risotti sloggiano i volumi antichi. Il libraio antiquario Roberto Canesi, 77 anni, allarga le braccia rassegnato. Ha da qualche tempo traslocato da piazza Giovine Italia 3 alla nuova sede in via Giuseppe Vincenzo Walder 39, a Biumo Inferiore. Una località periferica ricca di memorie garibaldine. “É il quarto trasloco che faccio in trentatré anni di attività – ammette l’esercente di origine pavese (è nato a Linarolo vicino al Ponte della Becca sul Ticino) – Ormai è un dato statistico, ogni dieci anni cambio quartiere”.

“L’aumento del prezzo dell’affitto ha il suo peso – aggiunge Canesi – a Varese lo spazio costa, sia comprarlo che affittarlo. Ma c’è una ragione più profonda. L’isola pedonale di piazza Giovine Italia è diventata un quartiere dove la gente va per mangiare. Hanno aperto ristoranti, pizzerie, bar e altre gastronomie. É il rione di chi esce a cena la sera. Un’attività come la mia ha bisogno di altri negozi intorno, che attirino lo shopping e il passeggio pomeridiano. Così ho preferito cambiare aria”.

Cambiare è meglio che chiudere, certo. La libreria Canesi è in controtendenza rispetto ai vari Pontiggia, Veroni, Marco e Croci costretti ad abbassare la saracinesca o a cedere l’attività. La nuova sede ha 80 metri quadrati di superficie, un ampio salone e – novità assoluta per Varese – un comodo salotto nel soppalco dove consultare i libri in santa pace. “I volumi sono ben ordinati negli scaffali, c’è più visibilità e tanta luce – spiega il libraio – Per me il trasloco è stata l’occasione di fare ordine in magazzino e riscoprire libri di cui mi ero quasi dimenticato”.

Letteratura, arte, scienze, economia, diritto, religione, teatro, viaggi, storia locale e non. Tra centinaia di volumi incolonnati sui ripiani (il resto è in magazzino) c’è un po’ di tutto. Si va dalle edizioni curate da Piero Chiara (le Memorie di Giacomo Casanova edite da Corbaccio, Le Ultime Lettere di Jacopo Ortis illustrate con acqueforti di Tavernari ecc.) alla copia autentica del Libretto di Mao stampato in italiano a Pechino con la copertina di plastica rossa: “Raro – spiega Canesi – perché documenta un episodio importante della storia dell’editoria, così come il fascicolo della scomunica dei comunisti da parte di Pio XII nel 1949”.

Una pacchia per gli amanti dei libri rari e antichi. L’antiquario rivela: “Vanno per la maggiore i testi scientifici e gli studi di storia locale, le cinquecentine con incisioni e legature di cuoio sbalzato e i libri d’argomento religioso e giuridico. Sono i meglio conservati perché invecchiano nelle canoniche e negli studi legali”. Ma c’è ancora futuro per la carta nell’epoca dei touch-screen e degli Ipad? “Certo. Internet è indispensabile ma il libro antico con i suoi profumi e i fogli ingialliti dal tempo continuerà ad esistere, anzi tornerà ad essere un tesoro da lasciare agli eredi”.

Roberto Canesi iniziò l’attività cinquantotto anni fa in Strada Nuova a Pavia e si trasferì a Varese “per amore”, nel 1984, dopo aver sposato Mariangela Bernasconi di Cantello. “Fu un sacrificio lasciare la mia città ma ne è valsa la pena – ricorda – A Pavia avevo conosciuto il critico letterario varesino Dante Isella. Quando gli dissi che volevo trasferirmi a Varese me lo sconsigliò: “Non è una città che legge”, disse. Dopo tanti anni, invece, eccomi qui. Più longevo di tante librerie moderne. Isella lo riconobbe e ne fu contento”. La libreria è aperta tutti i giorni tranne domenica e lunedì mattina (9.30-12.30 e 15.15-18.30).

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