Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Politica

AL VOTO, AL VOTO

GIUSEPPE ADAMOLI - 01/12/2017

cabina“Sarà una campagna elettorale infuocata?”

“Come sempre, non ne ricordo una che non abbia avuto accenti drammatici”.
“L’esito sarà incerto fino all’ultimo voto?”

“Molto probabile, e non darei tanto peso ai sondaggi. Cinque anni fa il Pd di Bersani sembrava destinato ad una vittoria a valanga e abbiamo avuto un triste pareggio, ovviamente per noi”.
“Non dai credito alla vittoria di Grillo?”

“I grillini potrebbero anche piazzarsi al primo posto, ma penso che non avranno la forza di governare da soli e se la sinistra-sinistra gli darà una mano commetterà un grave errore di prospettiva”.
“Assisteremo al ritorno di Berlusconi?”

“In termini politici è già tornato e questo, inutile girarci intorno, è il segno delle difficoltà del centrosinistra nonché dell’Italia nel guardare avanti con fiducia. La nuova legge elettorale gli offre peraltro un aiuto compiacente”.

“I programmi che peso avranno?”

“Considerevole, almeno in superficie, per formare le coalizioni e tuttavia, anche a questo riguardo, ancora di più conteranno gli spazi di eleggibilità che si garantiranno ai potenziali alleati”.
“E per gli elettori?”

“Tutti vogliono i programmi chiari ma sono pochi quelli che li prendono in considerazione. Prevale sempre la forza, o la finzione, della propaganda politica”.

“Cosa dovrebbero contenere i programmi?”

“Al primo posto l’Europa e la sua riforma verso una maggiore unità politica. Quindi le riforme di struttura per semplificare e moderare il fisco, che non è la “flat tax” berlusconiana; per togliere gli inceppamenti che frenano la crescita del sistema produttivo; per il funzionamento della Giustizia; per far volare il turismo al Sud. Solo in questo modo si possono trovare le risorse per le misure contro la povertà. Rilevanza strategica debbono avere anche gli impegni per i diritti civili e l’accoglienza, come il fine vita e lo ius soli, se non saranno stati approvati entro questa legislatura”.

“Le riforme di struttura, l’eterna illusione. Non è così?”

“No, gli ultimi tre governi hanno segnato un cambio di passo. Richiamerei il Jobs Act che deve essere ancora interamente implementato e migliorato ma non abolito”.
“E la politica dei bonus?”

“Non mi ha mai esaltato. Se gli 80 euro potevano andar bene qualche anno fa quando si trattava di aumentare la spesa delle famiglie oggi sono il passato. Non mi convince la progressiva estensione di questa politica, fatta eccezione per il bonus bebè purché sia davvero l’ultimo episodio”.

“Questa è un’apertura ai centristi cattolici?”

“Perché no? Non capisco l’ostracismo ad un pezzo della cultura dei cattolici democratici. Inutile parlare di centrosinistra se poi si mettono i centristi dietro la lavagna con un pregiudizio che non condivido”.
“Non saresti d’accordo con una coalizione con la sinistra-sinistra?”

“Tempo esaurito. Semmai ci si potrà re-incontrare dopo le elezioni, quando si dovrà, spero, proporre al capo dello Stato i nomi per Palazzo Chigi. Mi ha stancato il gioco tattico del richiamo unitario anche se e quando lo fa Renzi”.

“Argomento velenoso: cosa ne dici dei vitalizi dei parlamentari e dei consiglieri regionali?”

“Molto è già stato fatto per eliminarli ma andrebbe risolto il problema del passato. Penso che anche per gli ex dovrebbe essere applicato il sistema contributivo. Tanto hai pagato, tanto ti spetta, come per i lavoratori dipendenti”.
“Ma questo non cozza contro la tutela dei “diritti acquisiti?”

“Molti giuristi dicono di si, sarebbe però un esempio fondamentale per l’Italia intera”.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login