Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Noterelle

MATRIMONI, FUNERALI

EMILIO CORBETTA - 06/04/2018

matrimonioTutti sappiamo che la vita è un insieme di momenti. Una fila, una sequela, un rosario di momenti che ci coinvolgono profondamente. Momenti unici per noi protagonisti, ma anche per chi ci sta accanto e sa apprezzare e condividere con sensibilità questa esistenza unica. Momenti ripetitivi, quasi noiosi, di nessuna importanza per chi è racchiuso nei suoi egoismi.

Un funerale, un matrimonio: capita di doverli vivere quasi contemporaneamente. Raccolti nella nostra bella chiesa della Motta viviamo un momento di profonda, dolorosa preghiera, ma anche colmo di serenità, vicini a parenti ed amici che ricordano una favolosa figura di madre che chiude un lungo periodo di sofferenze, di preoccupazioni, di gioie passate, di tensioni vissute.

Subito dopo a Palazzo Estense si assiste a un laico matrimonio di due giovani che gioiosamente si sposano e vivranno momenti belli e pieni di speranza sognando figli, ore serene, ore piene d’amore.

Due siti diversi – una bella e austera Chiesa, una graziosa ma laica sala Comunale – che sembrano antitetici, diventano sede di esperienze profonde; ma non hanno importanza i luoghi, ma la sincerità con cui si affronta il vivere. Due eventi di vita in contrasto ma unici, che si ripetono nella nostra società convulsa, piena di antitesi, di bellezze, di grandi dolori, di grandi speranze, di ottimismi, di timori e paure per disgrazie, per guerre, per violenze, grandi desideri di pace, grandi, ripetuti, crudeli crepitii di armi, boati di esplosioni, folli distruzioni. Teatro d’immensi dolori creati volutamente e perseguiti con una costanza crudele tanto più grande quanto maggiore è l’ignoranza dei protagonisti.

Contrasti infiniti tra esseri che credono che la violenza risolva i problemi dei rapporti tra gli uomini, in opposizione a pochi e sparuti che invece credono che siano la pace e la fratellanza a portare serenità e benessere all’umanità.

Sono discorsi eterni, che si ripetono incessantemente da tempo e nel tempo, con costanza inesorabile, come la goccia nascosta nelle buie caverne che crea con stalattiti e stalagmiti stupende sculture, mentre invece tra gli uomini si rivelano laceranti e dolorose gocce di sangue e lacrime che violentano esseri deboli e fragili.

Vita umana complicata e complessa che da secoli si rinnova di generazione in generazione con le sue nascite, il suo vivere, il suo morire: momenti che segnano costantemente i mazzi di esistenze costrette a convivere, generando fiori e frutti stupendi, ma anche tante spine dolorose. Fasci di steli esili, ma anche robusti bacchetti che schiacciano e fanno soffrire. Tutti originano allo stesso modo, tutti finiscono allo stesso modo. Nella storia non sono mancati coloro che si sono chiesti il perchè di questo destino, che hanno cercato rimedi, che hanno pregato l’umanità di mutare anche sacrificando se stessi.

In effetti nella storia troviamo molti saggi studiosi, filosofi e profeti; ma in contrasto sono stati tantissimi i guerrieri crudeli, anche fondatori di imperi. C’è stato anche un “figlio di Uomo” che ha indicato una via d’amore, ma uomini stolidi ed ignoranti lo hanno subito sacrificato al dio del potere. In seguito abbiamo avuto generazioni che in suo nome hanno continuato a generare dolore, raccogliendosi in preghiera prima di scendere sul campo di battaglia per uccidere, invocando la sua benedizione. Follie immense che continuano a sconvolgerci, scandalizzarci e chiederci se non siano le religioni stesse fonte di odio.

Fortunatamente vediamo la vita proseguire nel suo cammino mentre la speranza ci spinge a desiderare una pace futura. Ma questa speranza è ridotta a sola utopia per cui possiamo solo al sogno?

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login