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In Confidenza

ICONA DI DIO

Don ERMINIO VILLA - 20/04/2018

matrimonioOggi, in un contesto di frammentarietà e sfilacciamento delle relazioni, è importante che i giovani, nel loro percorso di scoperta dell’amore, vengano sostenuti, invitati a costruire un progetto di vita che corrisponda al disegno di Dio su di loro. Infatti l’amore tra uomo e donna è un impasto di molti amori, e tutti devono essere presenti ed equilibrati tra loro. In questo amore c’è carne e spirito, c’è donazione e possesso, c’è ammirazione e passione, c’è unione e fecondità, c’è privatezza e socialità, c’è immanenza e trascendenza…

Per noi cristiani l’amore umano è un riflesso dell’amore di Dio. L’esperienza dell’innamoramento e le tappe attraverso cui si impara ad amarsi in modo sincero e totale sono così grandi e coinvolgenti che lasciano trasparire l’amore stesso di Dio. La Deus Caritas est ci insegna proprio questo: che l’amore umano non è separato dall’amore divino.

Il matrimonio, che è l’unione d’amore tra l’uomo e la donna, in completa comunione di vita, diventa simbolo dell’unione del cielo con la terra, del divino con l’umano; e nella fede giudeo-cristiana indica l’unione di Cristo con la sua Chiesa.

Nella sua prima enciclica Papa Benedetto, affrontando il tema dell’amore nei suoi vari aspetti, tra cui la relazione tra uomo e donna, ha scritto nella prefazione: “Volevo mostrare l’umanità della fede, di cui fa parte l’eros, il ‘sì’ dell’uomo alla sua corporeità creata da Dio, un ‘sì’ che nel matrimonio indissolubile tra uomo e donna trova la sua forza radicata nella creazione.

Lì avviene anche che l’eros si trasforma in agape, che l’amore per l’altro non cerca più se stesso, ma diventa preoccupazione per l’altro, disposizione al sacrificio per lui e apertura anche al dono di una nuova vita umana. L’agape cristiana, l’amore per il prossimo nella sequela di Cristo non è qualcosa di estraneo, posto accanto o addirittura contro l’eros; anzi, nel sacrificio che Cristo ha fatto di sé per l’uomo ha trovato una nuova dimensione, che, nella storia della dedizione caritatevole dei cristiani ai poveri e ai sofferenti, si è sviluppata sempre di più”.

San Giovanni Paolo II, nella Familiaris consortio, dice che l’amore è la vocazione fondamentale di ogni uomo: “Dio ha creato l’uomo a Sua immagine e somiglianza: chiamandolo all’esistenza per amore, l’ha chiamato nello stesso tempo all’amore”.

In forza del Sacramento gli sposi vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa”. (AL 121)

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