Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Noterelle

IL FATUO

EMILIO CORBETTA - 25/05/2018

nebbiaViviamo immersi nella atmosfera del fatuo, del superficiale, del poco utile: giusto chiamarla atmosfera o meglio definirla realtà? Forse più giusto chiamarla così, ma è una realtà angosciante perché non vera.

Si dà valore alle apparenze in modo da far diventare importanti delle fatuità, far diventare determinanti argomenti lontani dell’essenziale, riuscendo con successo a creare un ritorno economico ai sostenitori di non valori. Questa, sintetizzando, sembra essere una caratteristica fondamentale della vita dei nostri giorni: far diventare necessario ciò che è inutile.

È un’arte o una piaga delle società odierne, ma presente già da parecchio, forse da qualche secolo e si è esasperata ai nostri tempi, favorita dalla nuove tecniche della comunicazione. Contemporaneamente si cerca di ridurre l’importanza di fattori essenziali e determinanti. Il vero viene come velato. Se non può venire nascosto perchè troppo manifesto o addirittura ovvio, si può cercare di distrarre l’attenzione, dando definizioni nuove, usando giochi di parole e molte altre tecniche così da rendere diversa, forse meno cruda la realtà

Sono tante le cose fatue che vengono enfatizzate definendole ad arte componenti culturali della società: la moda, il lusso, la cucina, lo sport con le sue esasperate manifestazioni, col suo tifo, l’attenzione alle automobili, agli strumenti elettronici, all’oggettistica in generale, mentre spesso vengono solo accennate cose importanti come la fame nel mondo, la povertà, la sofferenza in generale, i problemi della salute, le angosce dell’umanità, la crisi delle famiglie, la criminalità in chi maneggia i capitali, face book e i così detti social, la costruzione delle fake news, un tempo definite dialettalmente “le balle dei giornali”, quando non c’era la TV, le stragi quotidiane per il traffico, le morti sul lavoro, i pericolosi cambiamenti climatici, ……

L’elenco rischia di divenire troppo lungo

Come detto, è tutto un gioco che caratterizza la nostra società, rendendola falsa. Ma perchè cercare di creare questa specie di cultura, questo modo di vivere, questa tendenza a far diventare importante quello che non lo è? Perché creare bisogni dove non ci sono e occultare le necessità vere? Forse perché i problemi non veri puoi fingere di risolverli, mentre quelli reali continuano ad affliggerci senza soluzioni? Questa spiegazione è troppo semplice per giustificare il fenomeno.

Forse questa esperienza vissuta molto tempo fa spiega di più: erano gli anni di poco precedenti il fatidico 68. Ricordo che eravamo un gruppo di universitari in eterna discussione su ciò che vivevamo, su ciò che ci coinvolgeva, su ciò che ci insegnavano e ricordo in particolare una vivace discussione che facemmo quando alcuni di noi, che frequentavano la Bocconi, riferirono di una lezione in cui un noto professore aveva sottolineato che questo distrarre l’attenzione da valori determinanti era tecnica importante della politica, ed in particolare della economia politica.

Quindi mi sembra più probabile che siano fattori economici a dar vita a questa strategia che si appoggia alla moderna ed efficientissima tecnologia di diffusione delle notizie.

In effetti a ben guardare c’è una regia che ci spinge in situazioni obbligate, dandoci l’illusione di pensare liberamente e di essere noi i protagonisti della così detta “opinione pubblica”; e questa regia arriva ad influenzare anche strutture dello Stato che dovrebbero garantire la libertà di pensiero, la democrazia, la giustizia. Molto spesso vediamo prendere provvedimenti, addirittura stilare leggi sotto la spinta di stimoli emotivi, quindi non in un pensare libero ed oggettivo, come dovrebbe essere. Ma allora chi ci difende? Chi ha il dovere di proteggerci? Chi è capace di una politica vera e leale nei nostri confronti?

Sono argomenti che fanno meditare specialmente se si considera come stanno evolvendo gli avvenimenti della politica odierna; si vedono pericoli per la nostra nazione, pericoli per la povera Europa che sta nuovamente dividendosi in tanti unici orticelli, quelli che tanto dolore hanno creato nel passato.

Perchè questo intrupparci in una situazione tanto falsa? Quale lo scopo? Il fine? Chiediamoci pure perchè accade questo, ma cerchiamo soprattutto chi ci può aiutare a vivere una vita vera. Cerchiamo i saggi, i profeti che possano guidarci in un vivere vero ed autentico. Una realtà cosi subdola che onora le frivolezze nasconde il bene, è violenza e sfruttamento. Noi invece abbiamo necessità d’amore, ma chi ce lo dà? Chi è capace d’amarci veramente senza sfuttarci? Chi sa usare la ragione in modo retto e onesto? Perchè il bene comune dell’economia deve essere al servizio di pochi invece che della comunità?

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login