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Attualità

ROSETTE NERE

ROSALBA FERRERO - 25/05/2018

volontari dell'Ordine di Malta

volontari dell’Ordine di Malta

Al Santuario di Santa Maria del Monte, alle ore 11 di sabato 26 maggio durante una solenne celebrazione eucaristica, presieduta da monsignor Agnesi, dieci nuovi Cavalieri e Dame saranno accolti nel Sovrano Militare Ordine di Malta e alcuni membri effettivi dell’Ordine, che si sono contraddistinti per meriti cosiddetti ‘melitensi’, saranno ‘promossi’ al grado superiore.

È la Delegazione di Lombardia dell’Ordine che accoglierà, alla presenza delle autorità religiose e istituzionali locali, i nuovi membri.

Forte è il legame tra l’Ordine e la Madonna Nera, venerata nel Santuario del Sacro Monte, che è diventato il luogo del ritiro spirituale dei membri varesini ed è luogo di frequentazione di frequentazione e preghiera da parte dei ‘giovani aiutanti’

Sabato i cavalieri sfileranno con il tradizionale abito da chiesa, la ‘cocolla’, su cui è ricamata una ‘croce ottagona’, diversa a seconda del grado di appartenenza all’Ordine; nella vita quotidiana il segno distintivo dei cavalieri è una rosetta nera appuntata sulla giacca, che riprende quella della cocolla.

L’Ordine di Malta è un ordine religioso, con membri professi, che hanno fatto voto di povertà, castità e obbedienza, che lo governano, accanto ad essi sono presenti dame e cavalieri laici, il cui mandato è l’impegno costante e costruttivo nelle attività dell’Ordine, ovvio che il requisito per farne parte è quello di avere una specchiata moralità cristiana.

La storia dell’Ordine affonda le sue radici nel medioevo: nel 1048 a Gerusalemme viene costruito un ospedale da mercanti amalfitani per assistere i pellegrini che sempre più numerosi giungono in Terra Santa; lo gestirà poi una comunità di cavalieri, l’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, costituito da Fra’ Gerardo. Con la bolla del 15 febbraio 1113, Papa Pasquale II pone l’ospedale di San Giovanni sotto la tutela della Chiesa e riconosce ufficialmente la comunità monastica degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme definendola un ordine religioso laicale; tutti i cavalieri sono religiosi, sottoposti ai voti monastici di povertà, castità e obbedienza.Il documento fornisce un elenco di ospedali e ospizi già presenti in Francia e in Italia: l’ordine ospitaliero ha già dimensione europea.

La costituzione del Regno di Gerusalemme costringe l’Ordine a farsi carico della difesa militare dei malati e dei pellegrini, a proteggere i propri centri medici e le strade principali. Alla missione ospedaliera, si aggiunge quella di difesa della fede. L’Ordine adotta la bianca Croce Ottagona, che ancora oggi è il suo simbolo.

Poi nove secoli in cui si susseguono cambiamenti di sede; tra il XII e il XV secolo i cavalieri sono a Cipro ove vengono fondati numerosi ospedali, poi a Rodi dove hanno sede tra il 1307 e il 1523; a Malta dopo il 1530 costituiscono anche la prima facoltà di medicina dell’Isola; giungono infine a Roma nel 1834 dove possiedono, garantiti da extraterritorialità, il Palazzo Magistrale e la Villa Magistrale sull’ Aventino.

La missione e la Croce Ottagona restano i due elementi costanti in una storia così longeva, segnata da eventi tra cui forse il più noto è il contributo che i cavalieri fornirono nell’arrestare l’avanzata dei Turchi nel Mediterraneo.

Oggi lo S.M.O.M. è un soggetto di diritto internazionale e nel mondo si contano più di 13.000 membri; è presente in 120 paesi, ed è coinvolto in numerosi progetti umanitari di assistenza sociale.

In Italia l’Ordine di Malta è presente sotto forme molteplici: come ‘Corpo Militare’ offre supporto medico sanitario all’Esercito Italiano, cui fornisce personale medico qualificato insieme a Ospedali da campo perfettamente efficienti. Accanto ai Cavalieri è presente il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta: si tratta del secondo gruppo di protezione civile nazionale, secondo solo al gruppo degli Alpini. Il CISOM è un organismo di protezione civile, noto alle cronache per il gran numero di ‘croci ottagone’ presenti durante i soccorsi marittimi ai migranti nel mar Mediterraneo.

 Il CISOM non svolge la sua attività assistenziale solo in mare; i suoi compiti sono molteplici: a Milano si occupa dell’emergenza freddo, aiuta e assiste i clochard della metropoli. A Varese, con circa una ventina di volontari, partendo dall’esperienza dei Cavalieri dell’Ordine, affianca in modo silenzioso, le Suore della Riparazione di via Bernardino Luini nella quotidiana attività di assistenza ‘ai bisognosi’.

Se la storia dell’Ordine è affascinante, lo è ancor di più il modo in cui lo SMOM si è trasformato nei secoli, per aiutare, a seconda dei paesi del mondo, gli ultimi. La capacità organizzativa è impressionante: ad esempio, in Germania, il Malteser per motivi storici assolve il ruolo della Croce Rossa; negli Stati Uniti i membri dell’Ordine si sono addossati anche un compito davvero insolito, ma necessario: rimuovono gratuitamente i tatuaggi ai membri delle gang che desiderano liberarsi dal ‘marchio’ che è l’ultimo segno di appartenenza alla criminalità; in Nepal si occupano delle popolazione emarginate e ultimamente segnate dai danni del terremoto; in Africa costruiscono e gestiscono ospedali e case di accoglienza per minori, oltre ad assistere economicamente e culturalmente la popolazione diseredata. E poi l’assistenza ai malati a Lourdes, i pellegrinaggi a Loreto, la cura delle persone portatrici di handicap, e dei malati di AIDS la presenza concreta e costante nei luoghi del bisogno tra immigrati e rifugiati: la missione di Fra’ Gerardo continua.

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