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In Confidenza

SECONDA LINGUA

Don ERMINIO VILLA - 05/10/2018

dreamI valori che ci stanno più a cuore rimangono per lo più nascosti, perché richiedono tempo, fatica e non sono di moda. Vale la pena spendersi per essi, se sembrano così effimeri?

Parlare di valori significa imparare una seconda lingua di vitale importanza per la formazione del proprio carattere e della propria coscienza. “Non c’è dubbio che la malattia del nostro tempo sia la mancanza di ideali, l’assenza di un ruolo significativo, il rifiuto di ogni impegno da parte degli individui” (Carl Rogers).

Senza assunzione di responsabilità verso dei valori non c’è possibilità di miglioramento, tale che a risultarne limitata sia la stessa libertà, dato che l’impegno a divenire fedeli a se stessi e alla propria vocazione esistenziale è un atto che richiede una continua conquista valoriale ed è condiziona basilare per divenire liberi.

Ma esistono dei valori universali? Nella nostra società si assiste ad una discrepanza di fondo tra i valori propagandati (amore, onestà, rispetto, sincerità, giustizia, solidarietà) e ciò che si vive e viene diffuso dai mass-media (valore del denaro, furbizia, imbroglio, potere, narcisismo, edonismo). C’è una sorta di atteggiamento schizoide tra adesione razionale e realtà sociale. I valori più profondi richiedono un esercizio di consapevolezza e di particolare cura, perché spesso vanno controcorrete e sono scomodi da vivere.

Ma quali sono i valori da curare?

Innanzitutto vi sono i valori di creazione, che scaturiscono dall’attività dell’uomo. Il lavoro ne è un simbolo. Ciò comporta la scoperta e valorizzazione dei propri talenti da mettere al servizio del prossimo, con lo scopo di perpetuare il ciclo della vita.

Poi vi sono i valori di esperienza, che scaturiscono quando l’uomo entra in contatto col mondo e che consentono di vivere il sentimento della bellezza, dell’arte, dell’amore (la forma più alta).

Infine vi sono i valori legati alla dimensione della trascendenza. Uno dei valori più nobili sta proprio dentro di noi, nella grandezza della nostra vita spirituale, che ci invita a cogliere il senso della sfida e della responsabilità del nostro “essere nel mondo”.

Quando i valori ispirano la nostra esistenza, tutto può essere trasformato in un sogno, che diventa – passo dopo passo, sacrificio dopo sacrificio, mattone su mattone – una solida realtà, come ci ha insegnato Martin Luther King: “Io ho davanti a me un sogno: che la gloria del Signore si mostrerà e tutti gli esseri viventi, insieme, la vedranno. Con questa fede saremo in grado di trasformare le stridenti discordie della nostra nazione in una bellissima sinfonia di fratellanza”.

Tutto ha un senso di nobiltà se sostenuto dalla costellazione dei valori. Andando oltre l’effimero c’è la gioia autentica e duratura…

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