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Ambiente

LAGO DA SALVARE

ARTURO BORTOLUZZI - 05/10/2018

lagoLa commissione Area vasta del comune di Varese, della quale faccio parte per conto del consigliere Gaetano Iannini, si è occupata del problema del risanamento del lago di Varese già prima dell’estate.

La commissione aveva infatti ascoltato l’assessore alla tutela ambientale che aveva informato la stessa che la commissione dei comuni rivieraschi del lago di Varese, della quale il Comune fa parte, all’unanimità aveva deciso che per un recupero del lago si voleva portare avanti un progetto che avesse come finalità primaria quella di impedire l’ingresso di inquinanti nelle sue acque e una ripresa del prelievo ipolimnico.

L’assessore ha quindi detto che si sarebbe andati a richiedere alla Regione e poi allo Stato finanziamenti volti ad allestire un progetto definitivo. Allora sempre in commissione avevo approvato pienamente il coinvolgimento di tutti i sindaci della partita e che tutti si fossero messi d’accordo sul da farsi, ma avevo anche chiesto che ci fosse il coinvolgimento più ampio del corpo sociale perché venisse a conoscere del progetto e a realizzare, quando possibile, i suoi scopi.

Avevo anche raccomandato che ci fosse un interessamento della comunità europea perché potesse avviarsi il progetto anche ottenendo da parte della stessa che potessero essere concessi mutui agevolati ai Comuni richiedenti.

Quella stessa Comunità europea che, come avevo scritto in passato, era intervenuta per migliorare, in materia di acque, la situazione in numerosi comuni della regione Puglia facendo in modo che gli stessi potessero godere di mutui agevolati.

Come avevo scritto, a luglio avevo chiesto per lettera alla Regione Lombardia che fossero convocate, almeno come uditori, le associazioni interessate ai sensi dell’articolo 3 comma 3 del testo unico in materia ambientale. Ciò non era stato fatto e non ho avuto alcun cenno di risposta da parte del presidente e dell’assessore alla tutela ambientale della Regione Lombardia.

La stessa commissione si è riunita nuovamente poche settimane fa sempre per affrontare i problemi del risanamento del lago.

L’assessore ha ripetuto quanto esposto nella riunione precedente e (senza proferire alcunché sulle domande da me poste a voce e per iscritto) e detto dell’incontro con la Regione Lombardia. Ha, infatti, riferito che la Regione stessa volesse utilizzare lo strumento del Contratto di lago per raggiungere le finalità volute dai comuni rivieraschi del lago e così e raggiungere l’obiettivo ultimo del risanamento dello specchio d’acqua varesino. Ha detto, anche, che sarebbero a questi seguiti interventi per coinvolgere il Ministero dell’ambiente ed anche l’Osservatorio del lago di Varese presso la Provincia.

Sono a questo punto intervenuto facendo presente che occorreva per iniziativa del comune di Varese il coinvolgimento da parte della regione del corpo sociale magari individuando una pluralità di giorni in cui fosse possibile informare i cittadini riguardo alle attività che si intendessero svolgere per il risanamento del Lago. Ho proposto che questi, magari, sarebbero essere potuti essere rinvenuti nei giorni del fine settimana. Se si intendesse effettivamente svolgere azioni positive per il lago occorrerebbe sensibilizzare il più possibile i cittadini che devono essere abituati a diventare i primi custodi dello stesso. Il badare a ciò deve divenire, infatti, una questione sociale e non, come ora, solo una questione di palazzo.

A questo fine mi sono nuovamente rivolto al presidente della Regione Lombardia e ai sindaci dei Comuni rivieraschi del lago di Varese. A loro ho chiesto di applicare il ricordato testo unico in materia ambientale e a questo proposito mi sono anche rivolto al Difensore civico regionale.

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