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In Confidenza

CAPACI DI SPERANZA

Don ERMINIO VILLA - 19/10/2018

voloE noi qui, sospesi tra terra e cielo. Pronti a spiccare il volo. In un mondo senza eroi, non ci arrenderemo mai… Coi piedi per terra e con gli occhi al cielo. Pronti per un altro volo. Un poco santi e un poco eroi, non ci fermeremo…”.

Sono le parole di una canzone, che ci provocano a non arrenderci, ad essere pronti… e a non rassegnarci. Quante volte ci siamo trovati nella situazione di veder infrangere qualche nostro sogno, o abbiamo fatto esperienza di chi ci ha diffidato dal sognare. Altri, invece, si sono imposti per il coraggio e la coerenza della loro vita. È vero, si sogna un mondo di giustizia, dove al più debole sia garantita la stessa possibilità di vita del più forte. Si sogna un rapporto di amore, in cui la vita si realizza in pienezza. Si sogna una convivenza fraterna, in cui la razza e la cultura sono una ricchezza per tutti. Si sogna spesso… ma i sogni non sono la realtà, ma portano dentro premesse, aspettative, possibilità.

Di fronte allo spegnersi dei nostri sogni ci siamo chiesti: perché sperare ancora? Niente sarà diverso! È l’incapacità di sperare.

A tutti può capitare di toccare il fondo, di sentirsi perduti, di pensare di non farcela a risalire. La vita quotidiana, con i suoi problemi, le sue sconfitte, le tante incertezze che vediamo disseminate sul nostro cammino: troppe cose cospirano insieme per tarpare le ali di una vita piena e realizzata diversamente.

Ma tutta questa realtà Gesù l’ha attuata e superata nella sua Pasqua. Gesù, come noi, ha avuto nella sua vita, sogni per l’uomo. Lui, come noi, ha trovato sul cammino incomprensioni e difficoltà. Ma anche quando tutto sembrava illusione, anche quando è arrivata la morte, la speranza non si è spenta. Gesù non svende i suoi sogni per salvare se stesso; è capace di rischiare in prima persona.

Anzi, con la sua Pasqua e con la sua morte, anche se può sembrarci assurdo, il suo sogno più grande si è realizzato: porterà a compimento ogni suo progetto: un’umanità rinnovata.

Quando uno sa credere in se stesso e in Dio, diventa capace di affrontare le delusioni e le sconfitte, portando avanti i suoi sogni di speranza. Anche noi, come i santi della nostra storia, come fanno le persone semplici, possiamo, a partire dalla Pasqua, sperare

Questa fede non è un mito o una favola; è un evento, una possibilità di rinascita, perché è una persona. È lui, Cristo, la realtà da sogno, capace di renderci campioni di umanità e persone che sperano ancora, al di là di tutto e di tutti. È l’esperienza di chi, lungo la storia, non si è dato per vinto, ha lottato fino all’ultimo, ha sperato e aiutato a sperare. Questa possibilità è aperta anche a noi.

Allora, pronti per un altro volo, per non arrenderci mai, e continuare a sperare e a sognare in grande!

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