Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Società

IL RIFORMISTA CATTOLICO

LIVIO GHIRINGHELLI - 17/03/2012

Giuseppe Toniolo (7 marzo 1845 – 7 ottobre 1918) sarà proclamato beato il 29 aprile prossimo nell’Abbazia di San Paolo a Roma. L’eroicità delle sue virtù è già stata riconosciuta da Paolo VI con decreto del 14 giugno 1971 e Toniolo dichiarato venerabile. Tra i meriti maggiori a lui attribuiti dal cattolicesimo italiano, l’aver promosso in grado eminente gli studi di economia sociale, l’opera svolta all’interno dell’Opera dei Congressi con funzioni di mediazione tra il conservatorismo di Paganuzzi e le criticità più dure manifestate dai giovani murriani, l’elaborazione con Medolago Albani e Pericoli, sotto il Pontificato di Pio X, degli Statuti di Firenze (1906), onde trassero origine l’Unione Popolare, di cui fu presidente per quattro anni, l’Unione Economico-sociale e l’Unione Elettorale; la promozione dal 1907 delle Settimane sociali, l’impegno diuturno per la fondazione di una Università Cattolica in Italia, anticipandone il profilo e il progetto con Padre Agostino Gemelli (della FUCI poi risulta tra i fondatori). Soprattutto va rilevata la sintonia con Leone XIII nel delineare e progettare piani di riforma nel solco dell’Enciclica Rerum Novarum e del pensiero e delle iniziative sviluppati nel movimento cattolico internazionale europeo in stretta connessione.

La madre Isabella Alessandri gli fu ispiratrice di una pietà fervida cristocentrica e mariana; il padre Antonio, ingegnere, si distinse nella bonifica delle valli veronesi e ostigliesi. Al contempo l’entusiasmo neoguelfo gli fu comunicato dallo zio materno, Alessandro Alessandri e da monsignor Luigi Dalla Vecchia, maestro dello Zanella e provveditore al Collegio veneziano “Santa Caterina”, di cui Giuseppe fu alunno per gli studi ginnasiali e liceali. Iscrittosi alla Facoltà di Legge nel 1863 presso l’Università di Padova e laureatosi il 27 giugno 1867 (tra i maestri più illustri Luigi Luzzatti per il diritto costituzionale, Angelo Messedaglia per economia politica, Luigi Bellavite per il diritto civile), nel 1873 Toniolo consegue l’abilitazione alla docenza privata in economia politica. Del 5 dicembre è la celebre prelezione Dell’elemento etico quale fattore intrinseco delle leggi economiche.

Scopo costante dello studioso quello di “riprendere le tradizioni della scienza cristiana cattolica interrotte coll’umanesimo e col razionalismo protestante”, proporre la necessità che la fede ridia alla scienza l’unità enciclopedica e l’unità filosofica, dovendosi ricondurre le scienze sociali alla Scolastica, privilegiare il principio essenziale che l’uomo, tutto intero, colla sua dignità, sia riconosciuto come la causa efficiente prima e massima delle leggi sociali ed economiche a prescindere da ogni formulazione astratta dell’homo oeconomicus. Urge comunque “ricollocare al posto dell’uomo, coi suoi interessi, Dio e la legge morale”. Di contro all’atomismo individualistico sta il senso del dovere. Così la proprietà riacquisterà la sua funzione sociale, le classi riavranno la loro autonomia, scongiurato il pericolo di essere assorbite dallo Stato.

Nel 1878 in seguito a vincita di concorso Toniolo è chiamato alla cattedra di economia politica presso l’Università di Modena e dal 1879 passa all’Università di Pisa per rimanervi tutta la vita. Già nel 1888 in Ragioni e intendimenti degli studi e dell’azione sociale dei cattolici d’Italia Toniolo innesta sul programma corporativo le seguenti richieste: riposo festivo e limitazione dell’orario di lavoro, diffusione della mezzadria e difesa dell’enfiteusi, priorità di interessi verso l’agricoltura da parte dello Stato, fissazione di un salario minimo, legale solo in via straordinaria, partecipazione agli utili, istituzione di probiviri in pari misura fra i contendenti, protezione della piccola proprietà dall’esosità fiscale, dallo scorporo in caso di successione. Nel Programma dei cattolici di fronte al socialismo (1894) si ammette realisticamente la possibilità e l’opportunità di unioni professionali esclusivamente operaie per ipotesi (già contemplata nella Rerum Novarum da Leone XIII grazie a una correzione dello schema definitivo operata di sua penna), pur rimanendo come tesi la soluzione delle unioni professionali miste, a scongiurare la lotta di classe. Insieme sta la proposta di ricomporre possibilmente i patrimoni collettivi degli enti morali giuridici, delle opere pie, delle corporazioni religiose, della Chiesa, che furono ritenuti sempre quasi il tesoro riservato del popolo, cui possono aggiungersi i beni e le proprietà collettive dei comuni, delle province e dello Stato a beneficio pubblico o da cedersi per la coltivazione ai proletari.

In un saggio del 1897 è formulata la definizione, che sarebbe stata accolta nella Graves de communi, della democrazia che mira al bene comune e proporzionalmente al bene prevalente delle moltitudini e non coincide con alcuna forma di governo o di reggimento politico, solo accidentalmente piega a forme di governo popolare, rispetta appieno “la naturale, storica gerarchia delle classi”, non comportando lotte fra esse, concilia la giustizia commutativa con quella distributiva e affina la giustizia con la carità, sia morale che materiale.

Nel 1889 Toniolo fonda l’Unione cattolica per gli studi sociali in Italia e ne tiene il primo congresso a Genova nel 1892, Nel 1893 nasce la Rivista Internazionale di scienze sociali e discipline ausiliarie. Nel 1899 fonda la Società Cattolica Italiana per gli studi scientifici (coll’intenzione di rinnovare i criteri dell’attività di ricerca nello spirito del neotomismo di Lovanio). Tra gli studi storici da segnalare: Dei remoti fattori della potenza economica di Firenze nel Medio Evo (1882); Scolastica e umanesimo nelle dottrine economiche al tempo del Rinascimento in Toscana (1888) e come compendio del suo pensiero nel 1908 il Trattato di economia sociale.

Ma varrà la pena di riprendere il discorso con un prossimo intervento.

—-

Il 20 aprile alle 21, alla sede di Varesevive angolo via Lonati-via San Francesco, l’associazione Floreat presenterà la figura di Giuseppe Toniolo con la partecipazione di Livio Ghiringhelli e Cesare Montalbetti

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login