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Sport

L’AUTUNNO ALLE BETTOLE

ETTORE PAGANI - 16/11/2018

bettoleDi nubi torve e piene di rischi il tempo atmosferico ne offre ad abbondanza non occorreva proprio che quelle dell’ippica in generale – già foltissime – aumentassero anche sull’ippodromo varesino.

È successo infatti che la Varesina abbia ricevuto dagli organi competenti il rifiuto alla apertura della stagione autunnale delle Bettole, concedendo una sola giornata al posto della intera riunione. E ciò con assoluto disinteresse per gli organizzatori e la società locale di quel che gli stessi facessero per dare il più possibile respiro allo svolgimento di corse all’ippodromo varesino.

Uno sforzo – è bene ricordarlo – anche con discreto successo che se non altro ha consentito all’ippodromo di tenere aperti i battenti rispetto ad altre piste costrette a chiudere.

All’offerta di ridurre il programma autunnale a una (sola giornata) del tutto priva di senso la Varesina ha risposto con un logicissimo secco rifiuto, dichiarando chiaramente che stando così le cose l’ippodromo varesino non avrebbe aperto i battenti per la sola giornata.

La a dir poco stravagante idea di ridurre la riunione autunnale a una sola giornata elimina sostanzialmente le prove che sino all’anno passato si erano tenuti. Solo per una precisione tecnica va ricordato che la riunione varesina era fondata solo sulla riunione estiva.

Era un’altra ippica che subiva le conseguenze di una guerra in corso e della mancanza dei trasporti non esistendo ancora i “van” autocarri appositamente predisposti per il trasporto dei cavalli. Il materiale equino veniva dunque fornito oltre che dai locali solo dalla stasi di San Siro e non poteva essere che ridottissimo arrivando anche – se del caso – di effettuare i trasferimenti a piedi (o zoccoli) da Milano non funzionando i terni spesso sotto il rischio dei mitragliamenti.

Più che sufficienti, quindi, dieci giornate. La riunione autunnale – si diceva – ha, poi, “rimpolpato” il campo degli iscritti consentendo la accettabile presenza. Pacifica, peraltro, la necessità di un programma dignitoso.

Al fine della possibilità di dare corso alla stagione autunnale la Varesina Corse e Cavalli ha continuato a tenere duro insistendo, logicamente sull’impossibilità di mettere in calendario una sola giornata. La battaglia continua.

A fare sperare, però, la Corte dei Conti ha dato il via al pagamento delle somme dovute (bontà… dei tempi) per la scorsa stagione che se nulla di concreto garantisce l’avvio di una stagione autunnale lascia la speranza di un saldo dei conti passati buon incentivo per una possibilità di ripartire almeno per quattro o cinque giornate.

Le nubi quanto meno non si sono accentuate. Si può sperare nel sereno.

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