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Parole

BUONI ESEMPI

MARGHERITA GIROMINI - 25/01/2019

Un vero conforto una, anzi due buone notizie tra le tante spesso tragiche che inondano le nostre giornate.

Se poi le buone news riguardano il campo educativo, la mia gioia è maggiore perché, ne sono certa, quando si semina con i ragazzi si può sperare di veder crescere domani delle belle piante.

A inizio settimana le cronache di tutta Italia parlano del dirigente scolastico del liceo scientifico “Oriani” di Ravenna, Gianluca Dradi.

Sul muro dell’Istituto qualcuno ha lasciato la scritta “Il preside è gay” con l’intento più che evidente di diffamare.

Ma davvero a qualcuno importa sapere se il preside è gay? La domanda pertinente, invece, per chiunque, e tanto più per un educatore, ruota intorno alle motivazioni che spingono a offendere qualcuno per sue caratteristiche fisiche, culturali, o per le sue scelte personali.

La frase “Il preside è gay” vale tanto quanto “Nick è un negro”, “Susanna è una p…”, “Mattia è ebreo” e via “argomentando”.

Il professor Dradi diventa suo malgrado un eroe: già, perché viviamo in un paese che sta degenerando verso l’indifferenza, la maleducazione, l’odio sociale, che trasformano un gesto di quotidiano civismo in un comportamento straordinario.

Come successe alla signora Maria Rosaria Coppola che a bordo di un treno nel napoletano rimproverò aspramente – possiamo dire con il piglio deciso della solida madre di famiglia? – il giovane che aveva insultato un ragazzo di colore. Per le sue parole ricevette tanti complimenti da quella parte del Paese che ancora crede nella solidarietà, nelle buone maniere, nell’umano sentire.

Il Presidente Mattarella l’ha insignita dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Il dirigente scolastico di Ravenna ha deciso di lanciare un messaggio educativo. “La scritta non la farò cancellare: resti lì come pietra d’inciampo per l’intelligenza umana”, ha affermato con assoluto buon senso pedagogico, caratteristica che deve essere richiesta a chiunque lavori nella scuola.

Dradi aveva più di una freccia educativa nel suo arco: iniziare un’indagine tra le classi per scovare il responsabile, far cancellare subito la scritta. Ha deciso di lasciarla, come alternativa: l’autore della bravata, e i suoi amici, che si sono sicuramente divertiti al pensiero del clamore suscitato all’idea delle foto da postare sui social, adesso passeranno davanti l loro piccolo capolavoro facendo finta di nulla. Dopo un certo tempo, la scritta non farà più né ridere né sorridere: forse allora si potrà cancellarla.

Immagino che nelle classi se ne parlerà, se non altro perché ad essere colpito è stato il dirigente, e perché le interviste sono fioccate sui quotidiani da nord a sud, dai giornali locali a quelli nazionali.

Il fatto dimostra che più delle telecamere, più della repressione, più delle inutili indagini interne, può valere un gesto semplice ma eloquente.

La seconda notizia è altrettanto confortante.

Marco Giazzi è un giovane allenatore di una squadra di Basket Under 13 di Carpenedolo, nel bresciano.

Nel bel mezzo della partita che la sua squadra stava nettamente vincendo, ha dato una bella lezione ai genitori presenti, tra l’altro maggiori di lui per età: il gioco è finito!

Perché la competizione si stava svolgendo tra grida, insulti, incitamenti a suon di parole “forti” e a nulla erano valsi i richiami rivolti agli adulti. Il colpevole di tutto era il giovanissimo mini arbitro, in campo solo da poche settimane. L’allenatore aveva provato a calmare gli animi ricevendone risposte la più gentile delle quali suona così: “Vergognati deficiente”.

Allora prende una decisione al volo: ritira la squadra e abbandona il campo rinunciando alla vittoria. “Dobbiamo far capire che chi si comporta male deve essere l’eccezione”; “Ho chiesto ai ragazzi se si stessero divertendo a giocare in quel clima, mi hanno detto di no”. “Negli spogliatoi ho spiegato il perché di quella decisione e loro hanno capito perché hanno fiducia in me e a quell’età, ovviamente, vincere o perdere è l’ultimo dei problemi”.

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