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Pensare il Futuro

PIANETA TIEPIDO

MARIO AGOSTINELLI - 01/02/2019

riscaldamentoNegli ultimi 150 anni il riscaldamento globale ha “intiepidito” gli Oceani come se ogni secondo fosse esplosa una bomba atomica. Il professor Laure Zanna, dell’Università di Oxford, che ha guidato una nuova ricerca ha esposto questa incredibile ma rigorosa valutazione, ha sottolineato: “Cerco di non fare questo tipo di calcolo, semplicemente perché lo trovo preoccupante”.

 Oltre il 90% del calore intrappolato dalle emissioni di gas a effetto serra dell’umanità è stato assorbito dai mari, con un residuo 10% assimilato in aria, terra e calotte glaciali. La grande quantità di energia aggiunta agli Oceani aumenta l’innalzamento del livello del mare e consente agli uragani e ai tifoni di diventare più intensi.

Gran parte del calore è stato immagazzinato nelle profondità oceaniche, ma le misurazioni sono iniziate solo negli ultimi decenni e le stime esistenti sul calore totale che gli oceani hanno assorbito si estendono nella ricerca di Oxford fino al 1871. Il riscaldamento si è accelerato nel corso del tempo, mentre le emissioni di carbonio sono aumentate, e ora siamo arrivati all’equivalente di sei bombe atomiche tipo Hiroshima al secondo. Il calore totale assorbito dagli oceani negli ultimi 150 anni è stato circa 1.000 volte l’uso annuale di energia dell’intera popolazione mondiale.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. L’innalzamento del livello del mare è tra gli effetti a lungo termine più pericolosi dei cambiamenti climatici, in quanto minaccia miliardi di persone che vivono nelle città costiere. Parte dell’aumento proviene dallo scioglimento del ghiaccio terrestre in Groenlandia e altrove, ma un altro fattore importante è l’espansione fisica dell’acqua che si riscalda.

Tuttavia, i mari non si scaldano in modo uniforme mentre le correnti oceaniche trasportano il calore in tutto il mondo. Il nuovo lavoro aiuterà i climatologi a fare previsioni migliori dell’aumento del livello del mare per diverse regioni in futuro.

“I futuri cambiamenti nel trasporto oceanico potrebbero avere gravi conseguenze per l’innalzamento del livello del mare a livello regionale e il rischio di inondazioni costiere”, hanno detto i ricercatori.

“La comprensione del cambiamento di calore oceanico e il ruolo della circolazione nel modellare i modelli di riscaldamento rimangono fondamentali per prevedere i cambiamenti climatici globali e regionali e l’innalzamento del livello del mare”.

Uno studio appena pubblicato dal Pentagono stima che nelle basi navali della Virginia del Sud la crescita del livello del mare possa raggiungere 45 centimetri entro i prossimi 20 anni. Se pensiamo a Venezia e ai tesori di Aquileia…

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