Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

In Confidenza

VOGLIA DI BENE

Don ERMINIO VILLA - 22/02/2019

giovaniAl di là dei luoghi comuni, di un modo nostalgico di pensare ai “bei tempi passati”, in mezzo alle difficoltà per maturare la propria persona, esiste una realtà del mondo giovanile che gli adulti non sanno leggere, presi – come sono – dai problemi di ogni giorno.

Che ci sia sempre stata una distanza tra le generazioni è idea diffusa, benché oggi sia percepita spesso come insuperabile, dati i ritmi sociali velocissimi.

E’ ancora più forte la frattura tra giovani e adulti quando si parla di fede. Non solo le forme esteriori di religiosità sono distanti, ma vengono modificati i significati che si attribuiscono agli eventi e alle parole, compresa la Parola di Dio. Eppure di fede si tratta.

E mai come oggi sembra che la fede dei giovani si connoti di autenticità. Prese le distanze dalle forme più tradizionali, liberi dai vincoli sociali che costringono a pensare e comportarsi secondo una modalità perbenista, i giovani dicono e vivono una fede sincera.

C’è una libertà mai conosciuta prima e questa dimensione forse è voluta dall’Alto per arrivare ad una nuova e più matura consapevolezza del proprio essere credente.

Accanto alla sincerità c’è una marcata dimensione solidale, anche se non sempre affiancata ad un impegno sociale. I giovani cercano di vivere tutto insieme ai propri coetanei, compresa la fede e mai prima d’ora, rispetto a come è accaduto negli ultimi decenni.

Per il futuro, a dispetto dei profeti di sventura, si intravvede un incremento della fede giovanile. Sono molti i problemi pastorali aperti, ma se il mondo giovanile è lo specchio più limpido del mondo degli adulti, la vera crisi di fede sta in costoro.

Di fronte alle contrapposizioni generazionali l’unica vera strada percorribile già in famiglia è l’educazione a fare dono di sé l’uno all’altro. L’accoglienza reciproca riduce le distanze e permette a giovani e adulti di dialogare in un clima sereno, costruttivo, creativo.

I giovani hanno da insegnarci come si può vincere il dolore in maniera solidale; li vediamo quando vivono momenti difficili: si sostengono l’un l’altro, sapendo di essere di esempio e di appoggio. Quando le parole non servono, solo la bellezza di un gesto può confortare.

Una delle accuse che spesso vengono mosse ai giovani è l’incapacità di stare alle regole. Ma i giovani con le loro sfide ci insegnano a liberarci da eccessivi legami per correre più velocemente incontro al futuro. Questo è vero anche nelle esperienze di fede.

E cos’è in fondo la fede se non un desiderio di intraprendere strade nuove e di maturare uno sguardo diverso e benevolo di fronte agli eventi, soprattutto imprevisti? Fede è vedere dove gli altri sono ciechi; è voglia di bene quando nel mondo si diffonde il male…

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login