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Attualità

TEMPO DI MOVIDA

ARTURO BORTOLUZZI - 19/04/2019

movida Ho partecipato all’incontro indetto dal comune di Varese per poter affrontare il tema della movida varesina soprattutto in via Cavallotti e i numerosi problemi indotti nei confronti dei residenti da parte della stessa.

La riunione si è tenuta all’Informagiovani del Comune: una realtà in grado di affrontare il disagio giovanile attraverso modelli di vita svariati ed eterogenei. Mi sono interessato con forza come rappresentante legale di un’associazione di interesse sociale, Amici della Terra Varese, ai problemi di persone limitate, ingiustamente, nel poter svolgere azioni in virtù dei propri diritti e libertà, quali il poter accedere senza vincoli con la propria automobile al garage di casa, il poter uscire di casa senza paure a qualunque ora, il poter chiamare mezzi di soccorso senza aver paura che possano trovare ostacoli sormontabili solo con difficoltà estrema, eccetera.

 Sono soddisfatto di avere sentito dal vicesindaco che il Comune farà rispettare nella sua interezza quello che è il regolamento sull’utilizzo da parte della cittadinanza degli spazi del centro cittadino. Ho chiesto che ci sia certezza sulle ispezioni nelle ore serali e notturne del fine settimana delle forze dei vigili urbani insieme alle forze di polizia. Questi non dovranno solo erogare contravvenzioni ma dovrà essere in loro diritto poter portare presso il comando le persone più indisciplinate e maleducate. Non si deve accettare che possa divenire un’azione consuetudinaria (e quindi accettata e tollerata) il comportamento di quei pochi che si atteggiano con prepotenza perdendo completamente il lume della ragione e i precetti della convivenza sociale.

 Il Comune ha proposto che ci siano riunioni con le singole associazioni di categoria interessate. Questo modo di fare è da Amici della terra Varese fortemente condiviso. Siamo convinti che possa essere importante poter parlare prima del fine settimana con chi gestisce esercizi che danno da bere ai giovani, che occupano le strade nelle notti varesine e a chi svolge dei controlli. Oltre a non dover dare liquori ai minorenni i baristi devono rispettare quelli che sono gli spazi dove poter mettere all’esterno dei propri locali seggiole e tavolini. Devono anche rispettare quelle che sono le norme regolamentari approvate dal Consiglio comunale che impongono obblighi per il controllo di ciò che avviene all’esterno del locale dagli stessi gestito e i diritti di chi vive e di chi frequenta la città. Non deve essere tollerato il lancio di bottiglie vuote contro gli ingressi delle abitazioni di via Cavallotti ovvero delle vetrine dei negozi.

 Consideriamo, in tema, molto interessante, ma difficilmente applicabile, quanto proposto dal vicesindaco: gli esercenti devono dare bottiglie di vetro ai propri clienti solo chiedendo una somma di danaro a garanzia della loro restituzione. Potrebbero, comunque, come da regolamento comunale, sempre essere dati dei contenitori non frangibili.

 È molto importante l’attività che auspichiamo debba svolgere durante il giorno il vigile di quartiere. Questi deve prestare un’opera di controllo del territorio evidente e riconoscibile ed anche avere una interlocuzione continua con i gestori dei locali aperti al pubblico nelle giornate del fine settimana. Deve fare, inoltre, dei verbali puntuali sulla sua azione che devono essere dati al pubblico. Lo stesso deve essere informato di quanto avviene settimanalmente.

 Deve esserci un numero di telefono che i cittadini, che abbiano problemi derivanti da eccessi di divertimento durante le notti del fine settimana, possano utilizzare per poter contattare operatori che abbiano un rapporto diretto con chi esercita attività di controllo, cosicché questi possano intervenire nel più breve tempo possibile.

Aspettiamo quindi che al più presto dopo la teoria possano farsi riunioni a seguito delle quali il comune di Varese possa assumere provvedimenti concreti a favore di coloro che abitano ovvero gestiscono negozi nel centro della città.

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