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Sport

FIANDRE IN TRICOLORE

ETTORE PAGANI - 19/04/2019

ciclismoNeppure il tempo di fare posto alla speranza di un risveglio del ciclismo nazionale appisolato non poco rispetto a quello straniero e scoppia in pieno la risposta sotto forma di due bombe a dir poco devastanti di portata tipo atomica, insomma quasi a dire ai dubbiosi “prendetevi queste”.

Le bombe dalle Fiandre si chiamano Bettiol e Bastianelli, entrambi a scoppiare nelle Fiandre dove l’ultima vittoria italiana risaliva tra i maschi ad una dozzina di anni prima.

A completare la sorpresa, tra i maschi, l’esplosione viene proprio da un outsider però che si è lanciato sul finale per passare isolato sotto un meraviglioso striscione d’arrivo.

Diversa la situazione tra le donne: la Bastianelli presente in maniera rilevante anche al via con tutte le sue qualifiche già conquistate. Bettiol, invece, ha costituito una deliziosa sorpresa che ci ricorda anzi tempi indietro in cui più volte gli italiani si erano presentati come protagonisti.

Ci riporta ai tempi di Moser con la sua grandiosa disponibilità al freddo e al pavé bagnato. Tutte cose da digerire con difficoltà, ma con capacità di inghiottirle.

Il contrario avveniva, invece, per il nostro Saronni, per niente propenso alla fatica e decisamente incolore nella zona delle Fiandre.

Bettiol: non certo da inserire nelle speranze con i suoi 25 anni, ma grandissimo vincitore di una gara straordinaria; Bastianelli: una solida e magnifica già campionessa e solita alle vittorie.  L’uno a favorire un sospiro di sollievo, l’altra nella sua qualità, anzi a pieni polmoni e non certo a cercare sospiri. Da una parte una sorpresa e dall’altra una conferma, per il momento entrambe da accantonare con gioia.

 Per il resto continueremo nel nostro ciclismo a sperare.

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