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Società

LE BENEMERITE

ANNA MARIA BOTTELLI - 17/05/2019

cri18 Maggio 1828: nasce a Ginevra Henry Dunant il fondatore della Croce Rossa. Ogni anno questa data viene riconosciuta come Giornata Mondiale e ricordata ovunque. Anche Varese, la sera dell’8 maggio, in un Salone Estense gremito di varesini ma soprattutto di numerosi volontari della CRI, ha ricordato il passato, riproponendo alla memoria illustri personaggi che hanno contribuito a mantenere alti i principi e i valori di Croce Rossa, credendo fermamente nel loro operato altruistico e solidale. Alla presenza del Presidente del Comitato di Varese Angelo Bianchi, di Laura Sessa Vicepresidente, della neo Ispettrice Nazionale delle Infermiere Volontarie, la varesina Emilia Bruna Scarcella, di Autorità Militari, Civili e Religiose, la serata – moderata da S.lla Marina Barella – è stata organizzata da S.lla Laura Miglierini e dal Volontario Umberto Tonero.

Maria Grazia Baccolo esperta di Storia della Croce Rossa, ci ha riportato alle origini parlandoci del fondatore Dunant e del “Comitato dei Cinque” sorto nel 1862, che diverrà successivamente il Comitato Internazionale della Croce Rossa, formato da: J. Henry Dunant, imprenditore e successivamente Primo Premio Nobel per la pace (1901); Gustave Moynier, giurista; G. Henry Dufour, generale e Primo Presidente del Comitato Internazionale; Louis Appia, medico; Theodore Maunoir, medico. Il “ Comitato dei Cinque” porta avanti le idee proposte da Dunant nel suo libro “Un souvenir de Solférino” scritto al rientro a Ginevra, dopo la battaglia da lui osservata nei suoi drammi, occasionalmente: era lì solo per incontrate Napoleone III per sue questioni personali, invece ebbe modo di vedere le centinaia di morti e feriti per i quali con grande magnanimità cercò di intervenire. Il 26 ottobre del 1863 viene organizzata a Ginevra una Conferenza Internazionale cui segue il 29 la firma per la “Prima Carta Fondamentale”: le dieci risoluzioni in essa contenute definiscono le funzioni e i mezzi dei Comitati di soccorso, costituendo quindi l’atto di nascita del Movimento. Il 22 Agosto del 1864 l’Italia firma la Prima Convenzione di Ginevra con la quale viene sancita la neutralità delle strutture e del personale sanitario.

Il colonnello medico Marco Cinelli, dopo un’ occasionale riscontro di una epigrafe su una tomba presso il cimitero di S. Ambrogio di Varese, appartenente al medico Oreste Bordano, ne ha raccontato la storia di medico di Croce Rossa in Eritrea (1896) e in Libia (1911), nonché di Direttore presso l’Ospedale di Cittiglio dal 1902 al 1919. Sono stati ricordati altri tre valorosi medici varesini Macchi, De Grandi, De Maddalena che accorsero a Messina, subito dopo il terremoto del 1908, per aiutare la popolazione. Andrea Modena ha infine ricordato il padre, il Capitano Varesino Ferruccio che ci ha lasciato nel 2011 e che negli anni del più recente passato si era speso con grande disponibilità in numerose missioni umanitarie, incarnando il vero spirito di Croce Rossa.

LE INFERMIERE VOLONTARIE DELLA CROCE ROSSA

cri2S.lla Sara Vago, attuale Ispettrice delle Infermiere Volontarie dell’Ispettorato di Varese, dopo aver effettuato un’approfondita ricerca d’archivio, ha intrattenuto il pubblico raccontando di una Sorella particolare, la prima Ispettrice varesina, S.lla Camilla Foscarini Sighicelli. Nasce il 18 Novembre 1870 a Milano, si sposa – per cui si trasferisce a Gazzada – con il Dott. Celso Sighicelli (caduto poi in guerra nel 1917). Nel 1814 viene arruolata come Allieva Infermiera Volontaria del Comitato di Milano. Presso lo stesso Comitato l’11 Maggio 1918 viene nominata Infermiera Volontaria CRI. Durante la Grande Guerra presta servizio presso diversi Ospedali Militari: di Riserva, Ospedale Croce Rossa di Varese, di Buttrio, di Cittadella, di Feltre. Le cronache di allora riferivano, a proposito di Ospedale e di Croce Rossa nella nostra città di Varese: «…si fa sorgere un nuovo ospedale nella sede che il Ricovero di Mendicità deve tra poco abbandonare…» (Cronaca Prealpina 25.12.1915) «…la Presidenza della Croce Rossa ha, in via d’urgenza, convocato [..] per il prossimo 2 aprile tutte le volontarie infermiere per comunicazioni in merito al servizio da prestarsi nel nuovo ospedale della Croce Rossa, che verrà attivato nel maggio prossimo…» (Cronaca Prealpina 1.4.1916) «…il mattino del 2 dicembre arrivò improvvisamente l’ordine che nella stessa mattinata sarebbero giunti i feriti [..] La signora Camilla Sighicelli Foscarini, che dal principio della guerra dedica la inesauribile e preziosa sua attività alle opere di assistenza negli ospedali, è a capo dei servizi per la direzione chirurgica e di medicazione…» (Cronaca Prealpina 27.12.1916).

Dal 1920 al 1940 Sorella Foscarini prosegue instancabile l’attività come Infermiera Volontaria presso l’Ospedale Civico di Varese, che verrà denominato Ospedale di Circolo nel 1939.

Il 15 gennaio1928 sarà nominata Ispettrice di Varese – la prima quindi in questo ruolo – e nel 1932 promuoverà con competenza e grande entusiasmo l’apertura del primo corso per Infermiere Volontarie nella nostra città.

 All’inizio della seconda guerra mondiale S.lla Camilla Foscarini presta il suo prezioso servizio dal 1940 al 1943 presso gli ospedali: Quiete, Macchi, Colle Campigli.

Durante la sua presenza in quest’ultimo luogo, di lei si scriverà:

«…la signora Sighicelli è una distinta signora appartenente alla vecchia aristocrazia veneta, e della dama veneta ella ha l’arguzia e il brio, la vivacità signorile e un po’ scanzonata: le parole le sfavillano sulle labbra armoniose e ridenti come in genere tutte le dame venete educate e intelligenti…» (G.Cenzato, Due anni di passione a Colle Campigli)

«Gentilissima Sorella… Il periodo trascorso nel vostro ospedale rimarrà impresso nella mia memoria come cosa gradita, sia per la vostra amorevole assistenza, sia per la cordialità dei medici… rimarrete e siete voi crocerossine il simbolo della mamma, della casa lontana, di quell’affetto che si può avere solo fra le nostre quattro pareti di casa e che per merito vostro ritroviamo anche nell’ospedale. Ed è questo il vostro più grande merito…» (5.3.1942)

11 Novembre 1943 per limiti di età, lascia il servizio; ma purtroppo per tutti, il bombardamento del 30 Aprile 1944, segnerà la fine dell’Ospedale di Colle Campigli.

Il 5 febbraio 1947 Sorella Camilla Foscarini sarà insignita di MEDAGLIA DI BRONZO AL MERITO: “Infermiera di rara virtù, animata da elevato spirito di sacrificio, presta la sua opera con grande dedizione ed alti sentimenti umanitari lasciando di sé profondo rimpianto”

NOTE STORICHE

cri3L’esempio – testimonianza di S.lla Camilla Foscarini che, con l’ausilio dell’Ispettrice Sara Vago, ho voluto raccontare in questo contesto, rappresenta una storia emblematica della vera “crocerossina” che con impegno, dedizione, spirito di sacrificio e di rinuncia, ha lavorato nella prima metà del secolo scorso, cercando con determinazione, coraggio, fede nei propri ideali, di superare ogni tipo di difficoltà per sé, per le Sorelle, per tutti i malati e i feriti che lei tanto amorevolmente ha curato. La sua storia, come quella di tante altre Sorelle, mostra donne di ogni ceto sociale, regine, principesse o semplici casalinghe, tutte uguali nell’uniforme, sempre attente e sorridenti anche quando la stanchezza e la sofferenza sembrano avere il sopravvento. Ma loro, al di fuori da ogni retorica, hanno sempre saputo sorprendere, con quella tenacia, quella forza e quella resistenza che ogni donna sa di possedere e di saper sempre gratuitamente offrire nel vero momento del bisogno.

Il primo Corso di Formazione per Infermiere della Croce Rossa ebbe luogo a Milano nel 1906: fu voluto da Sita Meyer Camperio, Rosa De Marchi, Matilde Visconti di Modrone. L’iniziativa, che ebbe molto seguito, si diffuse in altre città quali Genova, La Spezia, Firenze, Roma, dove il Corso fu inaugurato con il patrocinio della Regina Elena. Già nel 1908 circa un migliaio rappresentava il personale disponibile. Ma alla vigilia del Primo conflitto mondiale il Corpo contava circa quattromila infermiere che raddoppiarono nel corso del conflitto, raggiungendo le 8.500 unità sotto la guida della Duchessa d’Aosta, instancabile organizzatrice, cui venne conferita la Medaglia d’Argento al termine della guerra. Nel periodo tra le due guerre le crocerossine furono presenti anche negli ospedali civili, nelle colonie estive, nei preventori antitubercolari e antimalarici o in luoghi dove era necessaria assistenza. Vennero anche inviate negli ospedali militari in Etiopia, Somalia, Abissinia, Libia ed Eritrea dove oltre ai soldati curavano anche la popolazione civile. Poco prima dello scoppio della seconda guerra Mondiale, il primo settembre 1939 venne nominata Ispettrice Nazionale Maria José, Principessa di Piemonte che profuse in ogni luogo le sue grandi doti e capacità organizzative e direttive. Rimase a capo delle Infermiere Volontarie fino al 1946; fu nominata successivamente S.lla Paola Menada che rimarrà in carica fino al 1976. Altre importanti Sorelle si impegnarono successivamente nel ruolo di Ispettrice Nazionale, fino ai nostri giorni.

cri4Il Corpo delle Infermiere Volontarie – Ausiliarie delle Forze Armate – sono oggi presenti in ogni settore della vita civile e collaborano con la Protezione Civile. Si sono attivate in tutte le calamità che hanno colpito il Paese negli ultimi decenni e dal 1982 partecipano a tutte le missioni di pace a fianco delle Forze Armate e della Croce Rossa. Nell’ultimo ventennio hanno fatto fronte anche ad emergenze internazionali operando in varie zone del mondo. Dal Libano alla Somalia, dalla Bosnia al Kosovo, dal Sud Est Asiatico al Centro Africa, ovunque vengano chiamate, le Sorelle rispondono con generosità e slancio, sempre seguendo i sette PRINCIPI FONDAMENTALI che sono la garanzia e la guida delle azioni del Movimento Internazionale di Croce Rossa, costituendone lo spirito e l’etica. Adottati durante la 20^ Conferenza Internazionale della Croce Rossa a Vienna, nell’ottobre 1965, sono: UMANITA’ IMPARZIALITA’ NEUTRALITA’ INDIPENDENZA VOLONTARIETA’ UNITA’ UNIVERSALITA’.

E ora una buona notizia per l’Ispettorato di Varese – che comprende anche Luino, Medio Verbano e Valceresio -: da Gennaio 2019 è ripartito, dopo un periodo di stallo per svariati motivi, il Corso per Infermiera Volontaria che mi onoro di dirigere. Questo ruolo, già ricoperto dal 2002 al 2008, riconosciutomi a seguito di un lungo periodo di insegnamento – a partire dal lontano 1974 – mi è stato nuovamente riproposto. Particolarmente grata, ho accettato con entusiasmo questo compito, nella prospettiva di contribuire al sostegno – da diversi punti di vista – delle future infermiere volontarie. Negli anni passati ho conosciuto un numero ragguardevole di crocerossine, che ho sempre visto molto coinvolte e interessate, sia durante le lezioni teoriche che al letto del malato per la pratica, ma anche successivamente da diplomate, impegnate nei vari servizi. L’entusiasmo e la passione hanno motivato parecchie di loro, dimostrando sempre presenza attiva in diversi settori.

Il Corso è biennale e offre l’apprendimento di nozioni scientifiche e tecniche utili per svolgere le funzioni connesse con l’assistenza infermieristica in generale. Consiste in lezioni teoriche e tirocinio pratico – formativo presso strutture ospedaliere o comunque sanitarie. Il percorso è orientato a fornire competenze attuali, in particolare nell’ambito dell’ emergenza – urgenza.

L’Ispettorato di Varese – con tutte le sue componenti – auspica per le “allieve” di questo biennio un proficuo e gratificante apprendimento, ma anche un interesse sempre maggiore da parte di “giovani leve”, affinché negli anni a venire ci possa essere il giusto e di diritto “cambio della guardia”.

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