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Noterelle

SIAMO PROFILATI

EMILIO CORBETTA - 17/05/2019

socialSta cambiando la nostra vita? La vita è breve ed è una sola, che evolve a causa di molti fattori. Sto scoprendo l’acqua calda: infatti è una constatazione che ci precede di millenni. Sono d’accordo, ma mi preoccupa l’evoluzione della vita delle generazioni odierne che vengono minacciate nella libertà, pur nella convinzione di continuare ad essere libere. Per restare liberi bisogna saper essere obiettivi, mantenere la capacità di pensiero! Molti non si accorgono del pericolo. Altri, peggio ancora, vogliono il sacrificio della libertà convinti di ottenere così maggior sicurezza. È un tema che si ripete continuamente nella storia ed è necessario molto coraggio per difenderlo da minacce economiche, da ideologie, da dipendenze tossiche, da errate abitudini di vita, da patologie e altro. Ultimamente son comparse costose tecnologie che “ci profilano”! Che significato ha assunto questo termine? Cosa vuol dire essere profilati?

Ogni tempo ha i suoi vocaboli più usati. Il termine profilare indica la produzione e lavorazione industriale dei profilati, lunghe aste metalliche. Nel disegno significa segnare i contorni di una figura. In società anche emergere, comparire, essere distinti. In molte odierne discipline profilare significa riuscire a catalogare e conoscere le caratteristiche dei soggetti di una popolazione, i loro pensieri, le paure, le emotività. Ma a che fine? Riuscire a condizionarli, manovrarli, gestirli: ridurre la loro libertà.

Attualmente tra di noi si aggira un signore (mica tanto tale) che con alcuni tecnici molto capaci è riuscito a profilare circa cinque milioni d’Italiani, forse di più e sa troppo di loro. Come ci è riuscito? Attraverso i così detti social: le piastre dei social. Per ammaliarli, tenerseli stretti, farli aumentare di numero urla e proclama sulle piazze, alla TV, scrive su Facebook, Twitter, e altri social, tutto quello che la gente vuol sentirsi dire. Ciò li rassicura, li tranquillizza. Siamo preoccupati dell’immigrazione incontrollata? Scaccerò 500 mila clandestini! Ci sentiamo insicuri? Sempre colpa degli immigrati. Arriva una nave con naufraghi? Chiudiamo i porti! Non si cerca una vera soluzione, molto difficile per il problema. Non si fanno studi sull’economia e i conflitti che scatenano il fenomeno. Non si fa presente che con l’Africa in un anno il traffico delle armi è aumentato del 6%, e in particolare con il Nord Africa del 20%. Si cerca sempre la via più immediata che sembra la più la più logica ma che non lo è.

Nelle nostre città si spaccia droga. Sono stati aperti negozi che vendono certe sostanze dette leggere. “Io le chiuderò” dichiara, ma così facendo favorisce il mercato clandestino. Urla dai nostri schermi che la droga fa male! Non lo sapevamo? Lui chiuderà tutto! Non parla della grande necessità di aumentare la cultura ed educare bene le generazioni future, vera risorsa per uno stile di vita libero. Parla di reprimere, non di costruire, cercando d’assecondare il pensiero di altri. Si guarda bene dal dare propositi, suggerimenti nuovi, idee nuove, sue. Sfrutta i pensieri raccolti dai “profilati” facendoseli suoi, li enfatizza infiorandoli con vocaboli da strada, comuni a tutti e tutti si sentono più tranquilli. “Ecco, finalmente vien detto quello che io pensavo da tempo”. Finalmente vengono chiusi i centri di raccolta. Finalmente le ruspe distruggono le baraccopoli. Nel secolo scorso qualcuno arringava le folle urlando dai balconi. Eccolo ripetere l’esperimento.

Torniamo a noi, possessori di un minimo potere politico. Piccolo, piccolo ma l’abbiamo. Ogni tanto ci vien chiesto di votare: raramente per un referendum, più spesso per eleggere chi ci deve amministrare, chi ci deve governare, chi dovrebbe rendere più efficace il progetto di un’Europa protagonista, in una politica mondiale ai nostri giorni dominata dagli altri continenti. In questa prospettiva il nostro voto, ripeto piccolo, ha una certa importanza. Il nostro voto è ambito da molti per avere potere politico. Come fare per attirarlo? Siamo profilati ed usano quanto sanno di noi per condizionarci, ma se abbiamo mantenuto la nostra capacità ed obiettività di pensiero dovremmo riuscire a restare liberi, importante per difenderci in tutti i campi del nostro vivere. Ci troviamo di fronte ad un meccanismo ben consolidato che ci sfrutta in tutti gli aspetti della nostra vita. Ci hanno profilati e sperano di toglierci la capacità, la possibilità di avere un momento di silenzio, di coraggiosa meditazione, per guardare obiettivamente il mistero della nostra unica, breve, irripetibile vita.

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