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Ambiente

IL CANE AVVELENATO

ARTURO BORTOLUZZI - 31/05/2019

caneDagli organi di informazione varesini sono stato informato che nel comune di Induno Olona nel rione di San Cassano sì è verificato un episodio preoccupante. Un signore ha portato il proprio cane denominato Bea a scorrazzare nel verde e questo ha mangiato una polpetta. Si è sentito male ed è stato portato dal suo proprietario da un medico veterinario che lo ha salvato, individuando il suo avvelenamento.

La cosa è stata prontamente segnalata al sindaco di Induno Olona perché potesse assumere i provvedimenti necessari a rendere sicuri i luoghi interessati. I citati organi di informazione mi hanno anche segnalato come egli avesse in conseguenza allertato la polizia municipale e quella di Stato per monitorare i luoghi.

Ho scritto quindi al sindaco per verificare che fosse stata applicata integralmente l’ordinanza del ministero dell’Ambiente del 13 giugno 2016 che regola gli avvelenamenti sul suolo pubblico, e,  soprattutto,  se fossero stati bonificati i luoghi dove il cane aveva trovato il veleno. Gli ho ricordato che il suo compito era anche quello di contattare prontamente il prefetto e segnalare l’accaduto, nonché quello di comunicare, con apposita cartellonistica, la sospetta presenza nell’area di esche o bocconi avvelenati. Egli avrebbe dovuto anche far intensificare i controlli da parte delle autorità preposte alla sicurezza sociale nelle aree considerate a rischio sulla base di precedenti segnalazioni.

Il sindaco mi ha subito scritto per informarmi che l’avvelenamento del cane Bea è stato un episodio occasionale e che gli abitanti del rione di San Cassano sono stati tranquillizzati riguardo il benessere dei propri amici animali. Mi ha comunicato che, non appena avuta notizia da parte del veterinario, il Comune ha dato subito l’allerta alla cittadinanza attraverso i propri canali di informazione (sito, social, tabelloni luminosi) e ha prontamente attivato la polizia locale, che a sua volta ha coinvolto anche i carabinieri della stazione di Arcisate, con i quali c’è una proficua collaborazione.

 Entrambe le forze dell’ordine hanno provveduto e stanno provvedendo a pattugliare l’area, anche se successivamente all’evento segnalato, non si sono avute ulteriori denunce e le forze dell’ordine non hanno rilevato la presenza di altri bocconi.

Ho proposto anche al sindaco Marco Cavallin di sperimentare, in considerazione delle proteste delle quali siamo stati informati per la presenza di deiezioni canine negli spazi pubblici, il metodo Dna adottato dal comune di Malnate con risultati su base annua confortanti.

Su questo il sindaco ha voluto comunicare che, se avrà la possibilità di governare la città di Induno Olona, valuterà questa proposta, e che, comunque, l’attenzione al decoro urbano, da parte del Comune è alta. Ha tenuto anche a scrivere come siano stati posizionati nuovi cartelli di sensibilizzazione della popolazione a raccogliere le deiezioni e comunque che ci sono videocamere con le quali si possono immortalare comportamenti incivili come quelli di chi non le raccoglie, anche senza la presenza degli agenti sul posto.

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