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Ambiente

NUOVA GUIDA A ARCISATE

ARTURO BORTOLUZZI - 14/06/2019

Le fornaci di Arcisate

Le fornaci di Arcisate

 Ho saputo dagli organi di informazione varesini dei numerosissimi propositi dell’attuale nuovo sindaco del comune di Arcisate, che costituisce una novità rispetto al passato. In considerazione del fatto che ho in molte occasioni avuto da discutere con il sindaco precedente, mi aspetto la realizzazione di iniziative profondamente diverse rispetto al passato.

 Il nuovo sindaco ha parlato in primo luogo dei temi quali la viabilità e la riqualificazione del centro città e delle frazioni, l’asfaltatura delle strade, il recupero delle botteghe storiche, la valorizzazione dei monumenti storici e il restauro delle antiche fornaci di calce, la qualificazione del laghetto Cicogna e degli antichi lavatoi. Al sindaco ho subito scritto complimentandomi per l’esito positivo delle elezioni comunali, ma anche per fargli presente la necessità che voglia avere un rapporto collaborativo con noi e soprattutto un’attenzione alle problematiche ambientali che nel territorio hanno rilevanza che dovrebbero essere prioritarie.

Questioni che fuoriescono dalla sola riqualificazione del laghetto Cicogna o dei soli monumenti storici. Mi riferisco in primo luogo al tema delle Fornaci dove non ha tenuto conto della proposta del Rotary e portata avanti dall’associazione Amici della Terra, che vorrebbe che la problematica venisse presa in considerazione soprattutto tenendo conto delle altre fornaci che si trovano nel territorio varesino.

 V’è bisogno che le Fornaci siano viste e considerate parte di un sistema unitario. È giusto ragionare riguardo al futuro della fornace di Arcisate, al momento davvero in una condizione di precarietà e dove ogni anno si annunciano da parte del Comune investimenti che poi non vengono realizzati.

 L’avvenire dovrebbe consentire a questo immobile, che rappresenta un monumento dell’archeologia industriale, di portare denaro al paese. Non essere, come ora, all’interno di un sistema che non le garantisce un futuro e di essere un’occasione di lavoro. Tra vent’anni, se rimarranno così le cose, non essendoci una ricchezza che si è costituita attorno alla fornace, si presenteranno i medesimi problemi dell’oggi.

La seconda questione è quella prettamente ambientale che riguarda la valle della Bevera. Il sindaco della passata amministrazione, malgrado migliaia di promesse, non aveva ancora aderito al Parco locale di interesse sovraccomunale della Bevera.

Mi aspetto che l’attuale sindaco possa dare una spinta assolutamente determinante a una questione che resta troppo dormiente. Sarebbe anche importante che lui, con il presidente della Provincia di Varese, vada ad affrontare la questione, non presa in considerazione dal precedente presidente, di fare della valle un territorio costituente una risorsa idrica come, del resto, emerge in tutti gli studi presenti nell’archivio provinciale.

Sarebbe importante anche che possa proporsi di pensare e di far pensare riguardo il miglior futuro del parco perché possano farsi attività in grado di promuovere il territorio e i prodotti coltivati nello stesso.

Il sindaco non mi ha dato la pronta risposta positiva che mi aspettavo. È passato forse troppo poco tempo e penso proprio che sia in altre faccende affaccendato.

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