Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Attualità

TERMOMETRO DI DEMOCRAZIA

SERGIO REDAELLI - 20/09/2019

Il nuovo sottosegretario all’editoria Andrea Martella

Il nuovo sottosegretario all’editoria Andrea Martella

Il Conte 2 sarà anche “un governo trasformista che non aiuta il Paese fermo da vent’anni”, come afferma Ernesto Galli della Loggia sul Corriere della Sera del 12 settembre, ma certi trasformismi giovano alla democrazia. Con il nuovo esecutivo si respira aria fresca rispetto alla compagine giallo-verde che minacciava il blocco delle pubblicità sui giornali da parte delle aziende di Stato, che proponeva di abolire l’Ordine dei Giornalisti e di svuotare il fondo per il pluralismo dell’informazione andando a colpire le piccole realtà che assicurano voce alle minoranze e ai territori. Per non parlare della danza macabra inscenata intorno a Radio Radicale.

Chiudendo il 5 settembre la crisi politica innescata dal ministro Salvini, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ringraziato i giornalisti per l’impegno con cui informano i cittadini: “La libertà di stampa è fondamentale – ha detto – Per me è stato di grande interesse leggere ogni mattina sui giornali stampati e online, e ascoltare la sera in tv, le cronache e le interpretazioni dei fatti dai diversi punti di vista. Il confronto tra prospettive differenti è prezioso”. E il premier Giuseppe Conte parlando alla Camera il 9 settembre ha promesso: “Questo governo sarà particolarmente sensibile alla promozione del pluralismo. La stampa è l’insostituibile termometro della democrazia”.

Riconoscere che l’informazione ha bisogno di “sensibilità” e non di proterve crociate ostili è un’ottima notizia. E sconfessa l’approccio del precedente governo, sordo all’articolo 21 della Costituzione, che ha cercato di colpire l’informazione professionale, di indebolire il pluralismo con tagli e bavagli all’editoria più debole e meno strutturata, di rendere il lavoro precario e meno garantito. Fino a poche settimane fa “l’inquisitore” Vito Crimi, sottosegretario 5stelle con delega all’editoria e minaccioso portavoce di Beppe Grillo, prometteva il taglio dei contributi pubblici a 150 delle 18 mila testate registrate in Italia.

Nel nuovo governo Crimi trasloca agli Interni, viceministro. Lascia il posto ad Andrea Martella del Pd che dichiara di volersi orientare con la bussola delle parole pronunciate dal presidente Mattarella. L’avvicendamento raccoglie il positivo commento di Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, rispettivamente segretario generale e presidente della Federazione nazionale della stampa: “L’editoria attraversa una fase di profonda trasformazione che sta devastando il mercato del lavoro mettendo a rischio la sopravvivenza di numerose aziende – dicono all’unisono – Le criticità vanno affrontate con realismo. Serve una totale discontinuità rispetto al precedente governo”.

Dunque, è bastato cambiare partner a Palazzo Chigi per convincere il vecchio-nuovo premier a rettificare metodi e rotta. Segno evidente che la presenza del partito di Zingaretti nella cabina di regia del governo porta consiglio, moderazione e ragionevolezza. Anche il presidente della Federazione degli editori di giornali Andrea Riffeser Monti ha accolto con un sospiro di sollievo le parole di Mattarella e Conte e auspica il rapido avvio di un confronto costruttivo per affrontare e risolvere i problemi del settore. La crisi economica e occupazionale dei giornali richiede l’adozione di interventi incisivi.

I dati più recenti rivelano che in Italia l’85% dei ricavi viene ancora dalle copie cartacee. Ogni giorno si vendono 2,8 milioni di copie di giornali con 16,2 milioni di lettori. L’editoria digitale avanza, ma il 98% dei giornali online fattura meno di 21 mila euro l’anno. Secondo il presidente Fieg bisogna affrontare con urgenza il problema del costo del lavoro favorendo il ricambio generazionale, potenziare il mercato pubblicitario valorizzando la funzione dei giornali, tutelare il diritto d’autore attraverso la difesa del prodotto editoriale professionale, accogliere la direttiva comunitaria sul copyright e migliorare la distribuzione sostenendo i punti vendita.

Facebooktwittergoogle_plusredditpinterestlinkedinmail

You must be logged in to post a comment Login